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Un futuro da Igp per la Carota Novella di Ispica
Pubblicata la domanda di registrazione della denominazione Carota Novella di Ispica IGP e delle modifiche al disciplinare di produzione della DOP Salame Piacentino, sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.
Da questo momento in poi bisognerà attendere sei mesi, come da procedura comunitaria, prima dell’iscrizione della denominazione Carota Novella di Ispica, nel registro ufficiale europeo delle DOP e IGP e di vedere definitivamente riconosciute le modifiche richieste per il Salame Piacentino DOP.
La Carota Novella di Ispica IGP si contraddistingue per la precocità di maturazione, la colorazione molto intensa, per il profumo particolare ed intenso: tutti fattori che hanno contribuito al notevole successo della Carota Novella di Ispica sia sui mercati nazionali che internazionali.
Coltivata in alcuni comuni siciliani delle province di Ragusa, Siracusa, Catania e Caltanissetta fino ad un’altitudine di 550 m s.l.m., deve le sue peculiarità proprio alle condizioni pedoclimatiche della zona di produzione, caratterizzata da temperature medie invernali elevate, dalla quantità di luce che investe i terreni da settembre a marzo, e dalla buona fertilità del territorio.
Le origini documentate della Carota Novella di Ispica risalgono al 1955 e a pochi anni dopo le prime notizie sulla sua esportazione. Dagli anni ’50 la sua coltivazione si è progressivamente allargata, anche grazie al grande successo commerciale riscontrato sui mercati nazionali ed esteri, dovuto principalmente alle caratteristiche uniche della IGP, quali la precocità di maturazione, la pezzatura, il colore ed il sapore, nonché la ricchezza di carotene e glucosio.
Il Salame Piacentino DOP è prodotto in Emilia Romagna: intero territorio della provincia di Piacenza, limitatamente alle aree ad altitudine inferiore ai 900 metri s.l.m. L’aroma è tipico, molto intenso, piuttosto dolce, con odore caratteristico di carni insaccate. Per la sua produzione si utilizzano cosce di suini fresche di animali nati, allevati e macellati in Emilia Romagna e Lombardia.