Aziende
Barilla: in calo l'utile netto
Il fatturato consolidato 2012 del Gruppo Barilla - che comprende Barilla G. e R. Fratelli e Lieken - e' cresciuto del 2%, attestandosi a 3.996 milioni di euro rispetto ai 3.916 milioni registrati nel 2011. "Tuttavia, la gestione operativa ha risentito del prolungamento della recessione globale, che e' stata particolarmente acuta in Italia, dove Barilla ha realizzato circa il 40% del proprio fatturato nel 2012 - spiega il Gruppo in una nota -.
Il continuo aumento del costo di alcune materie prime ha pesato sui margini, anche perche' Barilla ha preferito, per quanto possibile, non trasferire l'incremento nei riguardi di consumatori con capacita' d'acquisto ridimensionate da un reddito disponibile in calo. In Italia, la crisi dei consumi ha portato a una riduzione dei volumi di vendita l'anno scorso pari al 3%".
Nel 2012, il margine operativo ricorrente al lordo degli ammortamenti e delle svalutazioni delle immobilizzazioni materiali e immateriali - EBITDA - e' stato pari a 433 milioni di euro, in calo del 9,2% rispetto ai 477 milioni di euro del 2011. L'utile netto consolidato e' calato del 21,1% a 60 milioni di euro. L'indebitamento netto si e' attestato a 574 milioni di euro a fine 2012, in calo rispetto ai 688 milioni di euro registrati a fine 2011. Il debito si e' ridotto a circa 1,3 volte l'EBITDA. "Il nostro obiettivo e' di raddoppiare il fatturato entro il 2020, portando il primo piatto all'italiana in ogni angolo del mondo e rafforzando la nostra posizione di leadership nei prodotti da forno dove siamo gia' presenti con i nostri marchi", afferma Claudio Colzani, amministratore delegato del Gruppo Barilla