Aziende
Barilla, nella testa c'è il Sud America
Il gruppo alimentare registra ricavi pari a 3,25 mld. Il debito scende a 250 mln
Barilla chiude il 2014 con ricavi saliti a 3.254 milioni di euro (+2% a parita' di perimetro e senza effetto cambio) e con un utile in crescita del 35,8% a 125,5 milioni rispetto al 2013. L'Ebitda e' salito a 427 milioni, (409 del 2013), gli investimenti sono aumentati da 146 a 155 milioni mentre il debito scende da 347 a 250 milioni. In Italia, "dove l'uscita dalla crisi economica e' piu' lenta", la crescita e' stata dell'1% a livello di volumi.
Barilla estinguera' nei prossimi anni l'indebitamento, sceso nel 2014 a 250 milioni e a 0,6 volte l'ebitda, aumentando le munizioni per fare acquisizioni. "Nei prossimi anni avremo liquidita' e questo apre nuove prospettive di sviluppo" ha detto l'amministratore delegato, Claudio Colzani, presentando i conti del gruppo. "Puntiamo sull'espansione geografica" e "stiamo guardando ad acquisizioni nelle categorie che sappiamo gestire della pasta, dei sughi e dei prodotti da forno" ha aggiunto, individuando nel "Sud America" un'area in cui "investiremo molto". "L'azienda - ha proseguito - e' finanziariamente liquida e ha il dovere di guardarsi attorno". Quanto alla dimensione delle acquisizioni "il limite e' dato dalle opportunita'". In ogni caso Barilla non intende candidarsi a creare in Italia un gigante del made in Italy nel settore food. "Non credo che Barilla sia un polo aggregante - ha detto il presidente Guido Barilla -, abbiamo il nostro percorso di investimento sui nostri marchi e vogliamo portare il marchio Barilla in giro per il mondo. Il panorama del food in Italia e' frammentato e ognuno deve trovare il suo percorso"