La Novità di Mercato
Barilla mette al centro della comunicazione la parola "Bravo" a simboleggiare l'italianità
Dopo lo spot firmato Salvatores e Favino in Italia, Barilla porta fuori dai confini una campagna pubblicitaria a livello europeo che mette al centro della comunicazione “Bravo”, una delle parole italiane più conosciute e utilizzate nel mondo. Attore principale dello spot in onda il 19 marzo un papà molto presente e sua figlia, che si scambiano incoraggiamenti a suon di “bravo”.
“Bravo”, una parola carica di suggestioni, che deriva dal latino “bravus”, nel senso di “colui che infrange o che abbatte ogni ostacolo”, “indomito”, pronto a tutto pur di primeggiare. Un termine che batte tutte le altre parole italiane più celebri nel mondo anche alla prova di Google: con ben 314 milioni di ricorrenze (basta un clic per verificare), contro i 175 milioni di espresso, i 109 milioni di spaghetti i 51 milioni di cappuccino e i 27 milioni di tiramisù.
Ed è proprio partendo da questa parola, cosi semplice ma – grazie al suo carico emotivo - profondamente italiana, che Barilla, ha preso spunto per il suo nuovo spot televisivo dedicato alla pasta e ai sughi pronti appena lanciato in Europa e realizzato dall’agenzia pubblicitaria J. Walter Thompson.
La campagna - che oltre alla Tv è in grado di vivere come piattaforma strategica unica su tutti i canali, dal punto vendita alle attività social - sarà on air a partire da marzo in Francia, Austria, Romania e Grecia. A seguire sarà la volta di Germania, Svizzera, Belgio, Slovenia, Croazia, Svezia, Norvegia e Finlandia.
Nello spot anche tu puoi essere “bravo” con Barilla un padre, pur non essendo un cuoco provetto, sarà in grado, grazie alla pasta Barilla, di sorprendere la figlia adolescente che poco prima ha superato brillantemente un’audizione di danza in una severissima school of arts berlinese. Un papà, dunque, perfettamente calato nell’era dei “nuovi padri”: quelli che cucinano, che accompagnano le proprie figlie a danza, che si prendono cura dei figli, in particolare delle figlie. Una vera e propria “tendenza sociale” che, in prossimità della festa del papà del prossimo 19 marzo, ci fa riflettere su come oggi sta cambiando questa figura genitoriale in Europa.