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Cereali, la crisi dei prezzi incide sulle superfici seminate
Presentati dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali i dati del bollettino AGRIT , un programma statistico messo a punto dal dicastero agricolo per realizzare stime sulle superfici e sulle rese delle principali colture agrarie italiane.
Un monitoraggio articolato, che ha il pregio di combinare i dati provenienti dalla rilevazione diretta in campo con quelli ottenuti dalle immagini tele derivate, prendendo a riferimento circa 100 mila osservazioni su luoghi selezionati con metodi statistici, rispetto ad una ‘maglia’ predefinita composta da circa 1.200.000 punti.
Rispetto ai 2,27 milioni di ettari del 2009, quest’anno è stata rilevata una superficie di circa 2,13 milioni di ettari. Il calo maggiore è stato registrato per l’orzo (-16%), seguito dall’avena (-15%), dal frumento tenero (-5%) e infine dal frumento duro (-1%).
Sui risultati statistici non è mancato il commento del ministro per le Politiche agricole Giancarlo Galan. “Quando dico - ha commentato che c’è bisogno di un progetto complessivo che rifondi tutto il nostro sistema agroalimentare, intendo dire che non è più possibile continuare ad accettare lo stato di crisi in cui ci troviamo ormai da anni. Infatti, anche quest’anno, la crisi dei prezzi dei cereali si è fatta sentire pure sulle semine di frumento duro, frumento tenero, orzo e avena, le cui superfici, nella campagna in corso, sono diminuite del 6% rispetto al 2009”.