Unione Europea
Cibo da animali clonati: Commissione e Parlamento non trovano l'accordo
Parlamento e Commissione europea non hanno trovato l’accordo sull’arrivo in Europa del cibi provenienti da animali clonati. Anche l’ultimo tentantivo di conciliazione è fallito dopo dodici ore di negoziati. A dare la notizia è stato Gianni Pittella (SD), vicepresidente vicario del Parlamento, responsabile per la conciliazione.
'Fino all'ultimo – ha commentato il parlamentare - abbiamo cercato un compromesso , ma non si può chiedere al Parlamento europeo di tradire i diritti dei consumatori''. In assenza di un accordo – ha aggiunto Pittella - ''l'intera procedura 'Novel foods' per regolamentare in Europa i nuovi alimenti verrebbe azzerata. Per avere un nuovo testo bisognerebbe attendere almeno 3 anni, lasciando gli operatori del settore e i consumatori senza una legislazione chiara in materia''.
Esprime delusione per il mancato accordo anche il Commissario europeo alla Salute John Dalli
''Bisogna ammettere – ha detto - che è fallito il negoziato europeo per regolamentare la clonazione nel settore alimentare. Io comunque – ha aggiunto - mangerei senza difficoltà carne bovina clonata in quanto non c'e' differenza da quella tradizionale . Ora però – viene spiegato – senza l’intesa si azzera la proposta sul tavolo per regolamentare la clonazione alimentare. Il fallimento odierno – è precisato ancora, consente di continuare ad importare carne bovina dai partner mondiali senza controlli.
L’Unione europea ne importa 300mila tonnellate che rappresentano meno del 5% della produzione europea, pari a 8 milioni di tonnellate. Se invece la proposta fosse stata accolta – sostiene il commissario - sarebbe stata introdotta l'etichettatura sulle carni bovine fresche provenienti da animali clonati, compresa la prima generazione, sia per quelli allevati nell'Ue, sia importati da Paesi terzi.
Insomma ''un risultato deludente'' - sottolinea il commissario alla Salute - in quanto insieme alle regole legate alla clonazione vengono azzerate anche le misure per rafforzare l'informazione dei consumatori.
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