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Etichetta, ok di Palazzo Chigi all’obbligo di indicazione della sede dello stabilimento
Approvato dal consiglio dei ministri lo schema di disegno di legge di delegazione europea che all'art.4 contiene la delega per la reintroduzione nel nostro ordinamento dell'indicazione obbligatoria della sede dello stabilimento di produzione o confezionamento per i prodotti alimentari e per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento n. 1169/2011 in materia di etichettatura.
L'obbligo di indicazione della sede dello stabilimento riguarderà- informa il Mipaaf- gli alimenti prodotti in Italia e destinati al mercato italiano. Allo stesso tempo partirà a breve la notifica della norma alle autorità europee per la preventiva autorizzazione. L'Italia insisterà sulla legittimità dell'intervento in applicazione di quanto previsto dall'articolo 38 del regolamento n. 1169/2011, motivandola in particolare con ragioni di più efficace tutela della salute dei consumatori.
Il CdM ha anche approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo recante disposizioni sanzionatorie per la violazione del regolamento (UE) n. 29/2012 della commissione, del 13 gennaio 2012, relativo alle norme di commercializzazione dell'olio d'oliva e del regolamento (CEE) n. 2568/91 relativo alle caratteristiche degli oli d'oliva e degli oli di sansa d'oliva, nonché ai metodi ad essi attinenti. Nello specifico con l'intervento, che si affianca a quello già realizzato con la legge 9 del 14 gennaio 2013, sono state inserite le sanzioni riguardanti l'indicazione obbligatoria dell'origine, nonché quelle relative alla leggibilità delle informazioni in etichetta (origine e denominazione di vendita