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Federcoopesca, il prezzo pesa sul consumo di pesce
Gli italiani golosi di pesce sono pari al 44,5%. Il 45,9% dichiara però che è troppo caro soprattutto se mangiato al ristorante. I dati emergono dal sondaggio effettuato da Federcoopesca-Confcooperative elaborato in occasione del Salone 'Sapore Tasting Experience di Rimini' sugli usi e i consumi ittici degli italiani.
Scendendo nel dettaglio delle preferenze viene alla luce che il 44,44% del campione sceglie di consumare pesce per il piacere del palato, il 40,74% è convinto che faccia bene alla salute, l'11% perche' e' un piatto leggero e digeribile, mentre il 3,7% perche' e' magro e non incide troppo sul giro vita.
Fattori invece che non aiutano il consumo è l’alto prezzo, ma anche che il pesce e' un prodotto facilmente deperibile (41,67%); tre consumatori su quattro hanno infatti l'abitudine di cucinarlo immediatamente per evitare che vada a male.
Non va trascurato poi che l'8% degli italiani dichiara di non sapere pulire, o comunque di non averne voglia, il 5% non ha tempo di far spurgare in acqua sogliole, gamberi o vongole e per il 4,17% le difficoltà sono invece nel riuscire a reperire prodotto fresco, soprattutto se risiede in zone non costiere.
La scelta per una cena romantica ricade invece per il 47,83% sui crostacei. Per il contesto c’è però chi preferisce molluschi (30,43%, vongole in testa) e pesci (21,74%, spigola, rombo e orata). Allo stesso tempo per una cena fast-food vengono premiati i molluschi (40,91%) basta che siano puliti e pronti all'uso e meglio se confezionati sottovuoto, seguiti da pesci (40,91%) cotti al forno e crostacei (22,73%), a partire dai gamberi precotti. Per un appuntamento culinario formale vengono messi sullo stesso piano crostacei e pesci. In presenza di bambini i pesci (75%) hanno la meglio su molluschi (15%) e crostacei (10%).