Il Prodotto
Il 2021 è anno di riconferma per lo Speck Alto Adige Igp
Continua il trend positivo per lo Speck Alto Adige Igp, ma soffre la produzione di speck non certificato Igp con un nuovo calo del 1,8 %. È cresciuto del 2,79% il consumo di Speck Alto Adige Igp nel 2021, anno in cui anche la produzione ha subito un’accelerazione: sono state 2.881.229 le baffe contrassegnate, pari a +43,14 % della produzione complessiva del Consorzio Tutela Speck Alto Adige.
Un trend- informa una nota- che prosegue da diversi anni: si registrano due picchi di produzione, il primo dal 1996 al 2003 e il secondo dal 2013 al 2020, con un periodo intermedio di stagnazione, dal 2003 al 2013, e un anno difficile a causa dell’emergenza sanitaria e della crisi della materia prima, in seguito al quale torna a registrarsi nuovamente una tendenza positiva per il prodotto certificato. La produzione di speck non certificato Igp ha registrato nuovamente un calo del 1,8%.
“Siamo orgogliosi di questo nuovo traguardo” sostiene il neoeletto presidente del Consorzio Paul Recla, “e speriamo che il 2022 non sarà da meno. In un anno di riconferma così importante, sono onorato di guidare i produttori di Speck Alto Adige IGP in questa nuova avventura”. Per il neoeletto presidente, i temi centrali del Consorzio dello Speck Alto Adige rimangono al centro dell'attenzione: "Ci impegniamo a migliorare costantemente la qualità dei prodotti dello Speck Alto Adige IGP, ad aumentare ulteriormente la notorietà del marchio "Speck Alto Adige" attraverso misure efficaci e a proteggere il marchio dall'abuso”. Il presidente è sostenuto nel consiglio di amministrazione da Günther Windegger come vicepresidente e da Florian Siebenförcher, Walter Nocker, Peter Moser e Roland Obermair nel consiglio di amministrazione.