Organizzazioni Agricole
Il I.O.O.% alta qualità italiana conquista i consumatori di San Paolo del Brasile
L’olio extra vergine di oliva I.O.O.% alta qualità italiana conquista i consumatori di San Paolo del Brasile che è la terza maggiore città italiana nel mondo. Nel Sud-Est dello stato-continente vivono oltre 2 milioni di connazionali su una popolazione totale di più di 22 milioni di abitanti.
Nel città dei grandi numeri, dove risiede il 60% dei miliardari brasiliani, la promozione del prodotto delle aziende socie di I.O.O.%, il primo consorzio di filiera olivicola tutta italiana costituito da Unaprol, viene realizzata nell’ambito del contratto di filiera siglato con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e si avvale della collaborazione strategica di Veronafiere.
“Puntiamo a fidelizzare i nuovi consumatori con un prodotto di eccellenza che non è ripetibile perché l’olio extra vergine di oliva di qualità italiana, garantito da Unaprol, è unico; frutto di un territorio continuamente discontinuo”. Ha riferito il presidente di Unaprol Massimo Gargano che aggiunge “su 190 milioni di abitanti, oltre 30 milioni dispongono di un reddito equiparabile a quello europeo e il mercato brasiliano è un mercato con una spiccata propensione al consumo e alla ricerca di prodotti di fascia alta. L’extra vergine italiano targato I.O.O.% - ha poi concluso Gargano - risponde proprio a questa esigenza che proviene da una fascia di consumatori con elevata capacità di acquisto”.
Secondo i dati forniti da ICE San Paolo nel corso di un seminario a margine dei lavori del ricco calendario di numerose prove di degustazione organizzate da Unaprol in occasione di FISPAL, la fiera dell’alimentazione, la previsione di crescita del prodotto interno lordo dovrebbe sfiorare nel 2010 il 6%.
“Le dinamiche nel mercato del lavoro – afferma Giovanni Sacchi - direttore dell’ufficio ICE di San Paolo – continuano a sostenere i consumi delle famiglie. Nel 2009, nonostante la crisi, sono stati creati quasi un milione di posti di lavoro e i salari reali – ha poi aggiunto Sacchi - continuano ad aumentare, tanto che gli analisti prevedono che nel 2010 verranno creati altri 1,5 milioni di posti di lavoro. Il che fa prevedere una spinta verso l’alto dei consumi domestici”.
In Brasile non si produce olio extra vergine di oliva, ma c’è una grande competizione sul mercato in termini di prezzi e di qualità. L’Italia, in Brasile, detiene una quota pari all’8% del valore del prodotto importato e il mercato è in crescita continua + 8,11% nel 2009 rispetto al 2008.
La prossima sfida sarà quella di educare le nuove generazioni dei consumatori brasiliani al consumo consapevole del vero prodotto italiano, aiutandoli a distinguere sul mercato una qualità diversa.
Un aiuto potrebbe giungere dalle iniziative che si stanno organizzando per il prossimo anno. Il 2011 sarà l’anno dell’Italia in Brasile. ICE San Paolo, Ministero per lo Sviluppo Economico, Consolato Generale d’Italia, Veronafiere e Unaprol stanno vagliando come intensificare gli sforzi di questa collaborazione mista pubblico e privato. L’intesa protrebbe trovare nuovo vigore nell’ambito dell’accordo di settore firmato al SOL di Verona tra il viceministro al commercio estero on. Adolfo Urso ed il presidente di Unaprol, Massimo Gargano per promuovere il vero prodotto I.O.O.% di alta qualità in tutto il mondo