Organizzazioni Agricole
Il formaggio mette ko il vino
Il prodotto agroalimentare più venduto – più del vino, della pasta, dei salumi, della carne, dei dolciari – è il formaggio, che è il vero emblema del made in Italy a tavola. La catena del valore del settore lattiero caseario è di circa 22 miliardi di euro al consumo, di cui 14,8 all’industria e 5,4 per la materia prima. E’ quanto emerge da un’analisi di Confagricoltura in occasione della Fiera internazionale del bovino da latte a Cremona.
Confagricoltura ricorda come gli allevatori italiani conferiscano l’80 per cento della produzione di latte alla trasformazione in formaggi. Di questa quantità il 51% viene utilizzato nella produzione dei Dop, coinvolgendo 32 mila aziende agricole e 1.700 imprese di trasformazione, con un fatturato all’origine di 3,4 miliardi di euro, che al consumo raggiunge i 4,9 miliardi di euro.
L’Italia – fa presente l’Organizzazione degli imprenditori agricoli - è leader nella Ue in termini di produzione certificata di formaggi Dop, con oltre 450 mila tonnellate, distanziando ampiamente gli altri principali produttori europei quali Francia (200 mila tonnellate) e Grecia (100 mila tonnellate).
Il volume esportato nel 2010 è stato di oltre 125 mila tonnellate, per un valore di oltre 1,14 miliardi di euro. L’export dei formaggi Dop, nell’ultimo anno, è cresciuto del 16% e nell’ultimo quinquennio si è raddoppiato il valore. I quantitativi esportati di Grana Padano e Parmigiano Reggiano ammontano a un peso stimato di 68.769 tonnellate, che corrisponde al 24% della produzione.
Il 2011 sta avendo un trend nettamente positivo. La produzione di Gorgonzola si è attestata nel 2010 a 48.624 tonnellate, di cui il 28% è stato esportato; quella di provolone a 28.742 tonnellate, di cui il 16,22% destinato all’export, mentre quella di pecorino è stata di 61.857 tonnellate, di cui il 24,33% collocata sui mercati internazionali.