Ricerca Agricola
Individuati i marcatori molecolari del riso
Il Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura (Cra), con le sedi di Vercelli, Fiorenzuola d’Arda e Roma, specializzate rispettivamente in risicoltura, genomica vegetale e patologia vegetale, ha partecipato al progetto “Risinnova” fornendo più di trecento varietà di riso rilasciate negli ultimi 110 anni e provvedendo sia alla loro caratterizzazione in campo - per l’individuazione delle caratteristiche agronomiche d’importanza presenti in queste varietà - che all’analisi successiva delle varietà in laboratorio - per lo sviluppo dei marcatori molecolari associati a tali caratteri -.
La ricerca, cui partecipano anche Cnr (di Torino e Milano), Università degli Studi di Milano, di Torino, di Modena e Reggio Emilia, di Padova, di Parma, di Pavia, di Ferrara nonchè il Parco Tecnologico Padano e l’Icgeb, è giunta all’individuazione dei geni presenti nel riso responsabili della resistenza a differenti patogeni e della tolleranza a stress di natura ambientale.
L’apporto del Cra è stato fondamentale per lo sviluppo della ricerca, considerando che ha fornito i materiali vegetali e relative informazioni per la realizzazione delle analisi e che ha condotto studi di campo e genetici/genomici su numerosi caratteri, come la precocità di fioritura, la maturazione, l’altezza pianta, la sterilità fiorale, le biometrie del granello, la produzione, la resistenza a malattie, in due differenti tipologie di irrigazione: sommersa ed aerobica. L’attività ha consentito una caratterizzazione finora mai condotta della variabilità del riso per diversi caratteri utili al miglioramento genetico.
Risultati rilevanti delle ricerche hanno permesso di identificare sia nuove fonti di resistenza a malattie sia marcatori molecolari associati a tali caratteri, finalizzati a ridurre i trattamenti chimici per il controllo delle patologie. Inoltre, hanno reso possibile l’identificazione di caratteri genetici da utilizzare per selezionare nuove varietà idonee alla coltura in asciutto del riso, che consentiranno di limitare le elevate necessità di acqua d’irrigazione per la coltivazione.