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Italia 150: la pasta al sugo di pomodoro è il simbolo culinario dell’Unità d’Italia
Per quasi la metà degli italiani (45 per cento) la pasta al sugo di pomodoro è il simbolo culinario dell’Unità d’Italia che accumuna gli italiani a tavola del sud, del centro e del nord. Ben 9,8 milioni consumano infatti pasta tutti i giorni a pranzo. E’ quanto emerge da un sondaggio condotto sul sito www.coldiretti.it divulgato nell’ambito dei festeggiamenti per il 150 anni dell’Unità di Italia per evidenziare il contributo che hanno dato l’agricoltura e la cucina alla crescita di una identità comune diventando simbolo e traino del Made in Italy nel mondo.
La pasta al pomodoro batte di poco la pizza che - sottolinea la Coldiretti - raggiunge il 39 per cento delle preferenze mentre percentuali residuali raggiungono altri cibi che si sono affermati nella tradizione culinaria Made in Italy come il gelato, la bruschetta con l’olio extravergine d’oliva e il minestrone di verdure che non superano la soglia del 3 per cento e l’insalata caprese con appena l’uno per cento. Il legame storico della pizza con l’Unità d’Italia – ricorda la Coldiretti - è rimasto - nel nome della sua preparazione più classica e nota nel mondo, quella “Margherita” che venne così chiamata dal pizzaiolo partenopeo Raffaele Esposito che dedicò alla Regina d’Italia in visita a Napoli nel 1889 la pizza dai colori dell’italico vessillo, fatta con la classica base di acqua e farina, con il pomodoro, la mozzarella, la fragranza del basilico e un filo d'olio. Senza entrare nell’annosa questione se gli spaghetti siano originari della Cina o del nostro Paese, la realtà è che il consumo della pasta si è sviluppato in Italia proprio a cavallo dell’unità d’Italia, quando si è registrata una impennata in tutte le regioni anche grazie al salto di qualità fatto da mugnai e negozianti che hanno allargato i loro orizzonti e sono passati dal locale al regionale e al nazionale.
Va dal 1824 al 1886, infatti, la nascita dei più prestigiosi marchi pastai italiani con i primi stabilimenti che sono sorti a macchia di leopardo percorrendo tutta l’Italia: da Imperia, a Parma, a Fara San Martino (Abruzzo) a Gragnano (Napoli). Ma la scelta del piatto simbolo dell’Unità d’Italia è anche giustificata dai suoi ingredienti principali quali il grano duro e il pomodoro che hanno risalito l’Italia come Garibaldi e oggi sono quasi equamente coltivati nelle campagne del centro nord e del sud Italia. Il 41 per cento della produzione di grano italiano per la pasta è coltivato – conclude la Coldiretti - al centro nord mentre il 59 nel sud Italia mentre il 59 per cento del pomodoro da conserva e coltivato al centro nord ed il 41 per cento nel Mezzogiorno.
IL piatto più rappresentativo dell'Unità d'Italia
La pasta al pomodoro 45%
La pizza 39%
La bruschetta con l’olio d’oliva 3%
Il minestrone di verdure 3%
Il gelato 3%
L’insalata caprese 1%
Altro 6%
Fonte: Sondaggio www.coldiretti.it
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