Il Prodotto
L'Asiago reagisce alla crisi
La crescita nel 2009 è dell'1,1%
Il Consorzio del formaggio Asiago reagisce alla crisi con una crescita dell'1,1%. A comunicarlo è lo stesso presidente di tutela Roberto Gasparini a seguito dell'Assemblea dei soci riunita nella sala della Comunità Montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni di Asiago.
«Con la riunione dei soci - ha detto il presidente - chiudiamo formalmente un anno, il 2009, non certo facile per il nostro formaggio, anno peraltro caratterizzato da diffuse difficoltà per tutto il comparto lattiero caseario e per l'intera economia agricola». Ma in uno scenario «difficile», ha spiegato Gasparini, «la produzione complessiva di formaggio Asiago ha registrato una piccola crescita, pari ad un incremento dell'1,1% per un totale di 1.757.194 forme; l'Asiago Pressato ha mantenuto sostanzialmente i livelli produttivi raggiunti, con 1.469.514 forme, e l'Asiago d'Allevo, dopo la flessione del 2008, ha ripreso a crescere, arrivando a un totale di 287.680 forme.
Per quanto riguarda i prezzi, al contrario - ha aggiunto il presidente - c'è stato, purtroppo, un calo del 7,6% per l'Asiago fresco e dell'8,1% per l'Asiago stagionato, pari ad una diminuzione di circa 30/40 cent./kg, con un ritorno alle quotazioni del 2006/2007. Questa flessione è molto inferiore a quelle medie del comparto veneto e dell'agricoltura italiana nel suo complesso». Negli ultimi quattro mesi dell'anno - sottolinea il Consorzio - il mercato dell'Asiago Dop ha registrato però alcuni segnali positivi a livello italiano ed un recupero anche dei volumi espressi dall'export; a fronte di una flessione del 30%, che aveva caratterizzato i primi mesi del 2009 raggiungendo picchi del 40% rispetto al mercato Usa, l'anno si è chiuso con un -11%.