Salute e Alimentazione
L'alimentazione vegetariana riduce il rischio cardiovascolare
Essere vegetariani può ridurre di un terzo il rischio di malattie cardiovascolari. A sostenerlo è uno studio dell'Universita' di Oxford. La ricerca dimostra che chi fa questa scelta alimentare ha un rischio inferiore del 32% di essere ricoverato o di morire per problemi cardiaci rispetto a chi mangia carne e pesce.
Lo studio, pubblicato sull'American Journal of Clinical Nutrition, ha coinvolto ben 45 mila persone (di cui il 34% si dichiarava vegetariano) monitorate dagli anni '90 fino al 2009. Nel periodo di analisi sono stati registrati oltre 1000 casi di attacco di cuore fatali e non. Andando ad esaminare il regime alimentare di ciascuno, e poi tutti gli altri fattori che possono predisporre all'infarto (peso elevato, ipertensione, fumo, sedentarieta' etc), e' emerso che a parita' di tutti i fattori, chi e' vegetariano ha un rischio cardiaco ridotto del 32%.
Il motivo, secondo Francesca Crowe che ha condotto lo studio, e' principalmente dovuto al fatto che essere vegetariani ha effetti positivi su colesterolo e pressione del sangue. I vegetariani, inoltre, tendono a pesare meno.