Regioni
Lazio, in cantiere il marchio regionale collettivo di qualità
Parere favorevole, all’unanimità, dalla commissione Agricoltura del Consiglio regionale del Lazio alla proposta di legge “Disposizioni per il sostegno dei sistemi di qualità e tracciabilità dei prodotti agricoli ed agroalimentari”. Il testo passa ora all’esame dell’aula con una previsione di finanziamento di un milione di euro (500 mila per la parte corrente e altrettanti in conto capitale) per l’anno in corso.
Per il 2012 e il 2013 sono stati proposti, nel corso della seduta, 2 milioni di euro di finanziamento per ciascuna annualità.
La normativa introduce un marchio regionale collettivo di qualità - per garantire la natura, la qualità e la valorizzazione dei prodotti agricoli e agroalimentari - e l’istituzione di sistemi di tracciabilità aziendale e di filiera. Prevista anche la concessione di contributi ai comitati promotori e alle associazioni di produttori regionali responsabili per la registrazione, la supervisione e l’uso delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine o del marchio di qualità.
Proposto anche un articolo che prescrive – per le aziende che faranno uso del marchio – il requisito essenziale del rispetto dei contratti collettivi nazionali di lavoro, delle norme di sicurezza sul lavoro e della certificazione antimafia. All’Arsial, l’agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio, spetterà infine il controllo sull'uso del marchio e sul rispetto dei disciplinari di produzione dei prodotti di qualità.
Ad inizio di seduta è stato eletto vicepresidente della commissione Agricoltura il consigliere Angelo Miele.