Organizzazioni Agricole
Lazio, per Gargano l'agricoltura non è merce di scambio
“L’agricoltura non è merce di scambio e non può subire i tempi della politica”. Massimo Gargano presidente di Coldiretti Lazio lancia l’allarme sul grave danno che potrebbe essere arrecato al settore primario del Lazio se vi saranno ritardi nell’assunzione di responsabilità per alcune modalità della politica che non sono compatibili con le scadenze dettate dall’Unione Europea.
Il vero rischio è il disimpegno automatico delle risorse messe a disposizione dalla UE se non saranno raggiunti gli obiettivi di spesa entro il 31 dicembre 2010.
“Proprio per questo Coldiretti Lazio – ha riferito il direttore Aldo Mattia – ha già avviato con l’assessore regionale all’agricoltura Francesco Battistoni un confronto virtuoso e serrato sui temi di grande attualità dello sviluppo dell’agricoltura laziale di qualità per sostenere ed agevolare l’efficienza delle imprese agricole, renderle più competitive, migliorare le filiere di prodotto e le loro infrastrutture”.
Secondo l’ultimo bollettino del ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Il lazio ha raggiunto appena il 9,90% degli obiettivi di spesa complessiva dall’inizio del periodo di programmazione, ma deve ancora spendere circa 63 milioni di Euro di cui oltre 28 milioni di Euro del solo fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale.
“Al presidente Renata Polverini – ha concluso Gargano – chiedo un forte e personale impegno nel sostenere questo assessore con il quale è già stata definita una scaletta di priorità per riaccendere il motore dell’economia del territorio rurale del Lazio. Ogni ritardo della politica – ha poi aggiunto Gargano – potrebbe allontanare gli obiettivi da raggiungere e rendere meno competitive il sistema delle imprese agricole laziali sui mercati di tutto il mondo”.