Salute e Alimentazione
Mangiare meno carne rossa può ridurre la mortalità
Mangiare meno carne rossa può ridurre del 5% la mortalità prevenibile collegata all'alimentazione nei Paesi più ricchi, dato che scende al 2,4% nel resto del mondo. E' quanto ha stabilito uno studio del World Economic Forum e dell'Oxford Martin School. "Non si tratta di abbandonare completamente bistecche e hamburger di manzo - sottolinea lo studio - le industrie che lavorano la carne bovina e quelle casearie sono estremamente importanti per la filiera e per l'allevamento di bestiame, si stima che forniscano lavoro e mezzi di sostentamento a miliardi di persone nel mondo". "La sfida è intervenire sull'aumento del consumo di carne rossa che sta crescendo senza però un reale fabbisogno a cui rispondere, e questo non fa bene alla salute e all'ambiente". Le alternative alla carne rossa, secondo gli esperti, ci sono. E questa sfida sarà uno degli argomenti al centro Forum economico mondiale (Wef) in programma fra il 22 e il 25 gennaio a Davos
Secondo il World Economic Forum "la carne di maiale e di pollo sono eccellenti fonti alternative di proteine che producono significativamente meno emissioni di gas serra nell'ambiente, ma ridurrebbero la mortalità solo dell'0,5-1%. La frutta con guscio, gli insetti e il tofu arrivano a ridurre i decessi tra l'1% e il 2,5% - evidenzia la ricerca - Le migliori alternative per la salute a tavola sono i fagioli, i piselli e le micoproteine (sostanze nutritive derivate dai funghi), che possono ridurre la mortalità delle malattie prevedibili del 5-7%. Questo perché hanno un alto contenuto di fibre oltre a tante proteine: in questo modo forniscono il nutrimento necessario all'organismo e compensano alcuni regimi alimentari in cui scarseggiano questo tipo di nutrenti". L'obiettivo del World Economic Forum è dimostrare che può essere possibile produrre abbastanza nutrimento per 10 miliardi di persone nel mondo e migliorare la salute anche senza eliminare la carne totalmente, ma a patto di utilizzare produzioni innovative e di adottare uno stile alimentare vario e bilanciato.