Trend & Mercati
Nel 2014 meno olio, ma di qualità. Cresce domanda made in Italy
“Anno difficile per l’olivicoltura italiana il 2014, ma nel mondo la domanda del vero made in Italy è in aumento”. Lo ha afferma David Granieri, presidente di Unaprol in occasione della presentazione di Vinitaly e Sol&Agrifood . “A Verona ci sarà più qualità italiana per i buyer - ha sottolineato ancora Granieri - e il segreto sta nella biodiversità del nostro sistema produttivo, unico al mondo, perché non può essere masterizzato”.
In diminuzione, secondo l’osservatorio economico di Unaprol la produzione olivicola 2014/2015, anche rispetto alle prime stime di novembre. I volumi, al momento, non supererebbero le 235mila tonnellate (fonte Ismea), e la tendenza lascia intravedere un ulteriore calo della produzione nazionale in fase di consuntivo.
In crescita, invece nel periodo gennaio-ottobre 2014, gli scambi. Il saldo della bilancia commerciale si conferma positivo e ammonta a 23 milioni di euro. L’import ha raggiunto le 528 mila tonnellate per un valore pari a 1.121.364 (.000€), mentre l’export ammonta a 349 mila tonnellate e sviluppa un valore pari a 1.144.600 (.000€). Segno positivo, infine, sulla bilancia commerciale con l’olio extra vergine e vergine che segnano un +13% in volume e un +2% in valore.
L’Italia, inoltre, detiene una posizione leader di mercato in molti Paesi; soprattutto in quelli dove ha svolto campagne di promozione dell’alta qualità italiana con la collaborazione di Veronafiere. Per quanto riguarda le quote di mercato, nel 2014 l’Italia risulta leader negli USA con il 47% e con il 44% in Austria. In Canada il made in Italy vale il 70% del mercato, in Corea il made in Italy è al secondo posto con il 19% del mercato, ma con un + 43% rispetto al 2013. Secondo posto in Giappone con una quota del 42%, ma al primo posto per valore del prodotto importato. Primo posto per quantità 74% e valore ad Hong Kong. In Russia l’olio italiano rappresenta il 29% del mercato e segna un +33% rispetto al 2013. Secondo posto in India nel primo semestre 2014 con una quota di mercato pari al 25%. Italia leader anche a Singapore con il 43% del mercato ed una progressione pari al 13% rispetto al 2013.