Organizzazioni Agricole
Olio, per Unaprol Singapore è un mercato da 60 milioni di consumatori
Singapore diventa la nuova frontiera dell’olio extra vergine di oliva made in Italy di alta qualità nel Sud Est asiatico. La missione di Unaprol nella città-stato, è tesa a promuovere la migliore produzione delle aziende olivicole del nuovo consorzio . L’iniziativa, inserita in un più ampio programma di promozione sui mercati esteri è stata realizzata con la collaborazione di Veronafiere nella cornice del Vinitaly India e Singapore ed è cofinanziata dal ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, nell’ambito dei contratti di filiera. La scelta di Singapore – ha riferito il presidente di Unaprol Massimo Gargano è strategica perché a differenza di altri mercati, quello di Singapore offre l’opportunità di stabilire un ponte commerciale con gli altri paesi dell’ASEAN, l’associazione delle nazioni dell’Asia Sud-Orientale, ed è riconosciuta – ha poi aggiunto - come uno degli hub economici e commerciali più importanti al mondo". Singapore, infatti, può vantare il PIL pro capite più alto dell'Asia. Ha una popolazione di 4,8 milioni di abitanti ed un reddito pro capite che supera mediamente i 40,000 USD all’anno.Le condizioni per l’espansione dei consumi sono favorevoli soprattutto perché non vi sono dazi doganali imposti per l’olio di oliva e questa agevolazione potrebbe favorire la penetrazione commerciale del migliore prodotto italiano e raggiungere più facilmente un potenziale bacino di utenza di oltre 60 milioni di nuovi consumatori nell’area del Sud- Est asiatico.Nella città stato operano un centinaio di ristoranti italiani, dei quali circa una quarantina direttamente gestiti da ristoratori e chef italiani. Sono la prima linea del Made in Italy a Singapore e con la loro presenza rinforzano il gioco di squadra che, insieme alla nostra rappresentanza diplomatica, all’ICE, all’Istituto Italiano di Cultura e alla Camera di Commercio italiana a Singapore, rappresentano la nuova frontiera della promozione della cultura eno-oleogastronomica del nostro Paese nel Sud-Est asiatico. Buone anche le prospettive per la tutela dei marchi. Singapore, che ha una modestissima produzione agricola locale, attua una seria politica di protezione e tutela dei marchi e non mette in discussione l’importante questione della tutela delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche. Bene per l’Italia che detiene la pole position in Europa con ben 38 designazioni di origine protetta nel settore dell’olio di oliva. Un segnale che gli analisti di mercato interpretano positivamente perché rappresenta un ulteriore tassello del mosaico di opportunità che Unaprol, con il sostegno del ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali nell’ambito del contratto di filiera e la collaborazione strategica di Veronafiere sta costruendo per le imprese del consorzio I.O.O.% qualità italiana nel mondo.I.O.O.% qualità italiana