Di che Dop&Igp sei ?
Porchetta di Ariccia Igp
La “porchetta di Ariccia” ha ottenuto ufficialmente il riconoscimento come prodotto Igp, cioè a “Indicazione geografica protetta”. Il documento della Unione europea fa parte della Serie L 158 del 16 giugno 2011, dove è riportato il Regolamento n. 567 della Commissione del 14 giugno 2011 che prevede il riconoscimento come IGP della “Porchetta di Ariccia”.
La Porchetta di Ariccia - informa il Mipaaf - è un prodotto di carne suina con un peso tra i 27 Kg. e i 45 Kg. Può essere, inoltre, ottenuta anche come tronchetto con un peso fra i 7 Kg. e i 13 Kg. Il tronchetto è la porzione della mezzena di suino, compreso fra la terza vertebra dorsale e l’ultima vertebra lombare. Le caratteristiche peculiari del prodotto sono: la crosta, che ha nella parte superiore una consistenza croccante, colore marrone e gusto sapido; nella zona sottopancia, la crosta può presentare consistenza morbida. La carne sapida e di colore fra il bianco e il rosa è arricchita dall’uso sapiente del rosmarino, del pepe e dell’aglio. La croccantezza della crosta, che rappresenta una delle principali caratteristiche distintive del prodotto, è ottenuta attraverso un’adeguata cottura, rimanendo inalterata anche dopo svariati giorni dalla cottura. La “Porchetta di Ariccia” IGP si commercializza nella tipologia intera o in tronchetto, ovvero confezionata intera, in tranci o affettata.
Soddisfazione per l'Igp ottenuta è stata espressa dall'assessore all'Agricoltura Angela Birindelli della Regione Lazio e dal commissario straordinario dell'Arsial Erder Mazzocchi
“Un altro prodotto regionale di qualità iscritto nel registro ufficiale europeo dei prodotti Dop e Igp. Un risultato atteso - ha detto l'assessore - che rende merito al Comitato promotore e al lavoro di valorizzazione e promozione dei prodotti locali che l’assessorato, su indicazione del Presidente Polverini, sta mettendo in campo per rilanciare le eccellenze del Lazio. Il marchio Igp per la Porchetta di Ariccia è uno strumento indispensabile per tutelare e valorizzare, come merita, uno tra i prodotti regionali più conosciuti e apprezzati dai consumatori, e, come tale, purtroppo anche impropriamente imitato, con un concreto danno commerciale per i nostri produttori e d’immagine per il nostro territorio”.
“Un traguardo raggiunto dal progetto ‘Agricoltura Qualità’ di Arsial – ha commentato il commissario straordinario di Arsial, Erder Mazzocchi – che conferma l’importante ruolo di sostegno alla ricerca, all’innovazione e allo sviluppo che l’Agenzia è in grado di offrire alle realtà produttive locali. Grazie a questo progetto”, ha sottolineato Mazzocchi,“ recentemente premiato con un diploma di merito durante il Forum P.a., i prodotti che fanno parte del nostro patrimonio culturale acquisiscono gli elementi necessari per vincere le sfide del mercato conservando le loro caratteristiche organolettiche. La diffusione dei Sistemi di qualità certificata”, ha concluso, “è stata possibile fino ad oggi grazie all’impegno di personale tecnico qualificato e alle convenzioni stipulate con istituti scientifici di ricerca”.