Unione Europea
Redditi agricoli in picchiata per i lavoratori della penisola
Secondo le prime stime di Eurostat la diminuzione italiana è calcolata in un -3,3%
Il reddito reale per lavoratore agricolo in Europa è aumentato del 12,3% nel 2010, dopo un calo del 10,7% nel 2009, secondo le prime stime rilasciate da Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione europea. Allo stesso tempo in Italia è previsto un calo del 3,3%. L'aumento registra un incremento reale del reddito agricolo (+9,9%), insieme a una caduta in input di lavoro agricolo (-2,2%). I dati
di previsione per l'UE-27 sono basati su dati forniti dalle autorità nazionali degli Stati membri.
Tra il 2005 e il 2010, il del reddito agricolo reale per lavoratore è stimato per un aumento del 10,0%, mentre input di lavoro agricolo è diminuito del 12,7%.
L'aumento del reddito reale agricolo dell'UE-27 nel 2010 è principalmente il risultato di un aumento del valore della produzione agricola ai prezzi alla produzione in termini reali (+4,3%), mentre i costi di ingresso in termini reali è cresciuto (+0,8%).
Il calo del valore reale delle sovvenzioni al netto delle imposte (-1,2%) e il lieve aumento degli ammortamenti in termini reali (+0,4%) hanno un impatto marginale.
Il reddito agricolo reale per lavoratore nel 2010 si stima che sono aumentati in 21 Stati membri e sono caduti in sei. La più alta aumenti sono attesi in Danimarca (+54,8%), Estonia (+48,8%), Irlanda (39,1%), Paesi Bassi (32,0%), Francia (+31,4%), Lettonia (+25,5%), Belgio (+24,1%), Bulgaria (23,0%) e Germania (+22,8%),
e le maggiori diminuzioni in Romania e Regno Unito (entrambi -8,2%), Grecia (-4,3%) e Italia (-3,3%)