Regioni
Sardegna: via libera a 26 milioni per il settore ovi-caprino
Via libera dalla Giunta regionale della Sardegna alle direttive di attuazione degli articoli 1 e 5 della legge 15/2010 varata dal Consiglio il 17 novembre scorso. Le due delibere approvate dall’Esecutivo, su proposta degli assessori dell’Agricoltura Andrea Prato e della Programmazione Giorgio La Spisa, riguardano il sostegno alle aziende del comparto ovi-caprino e il miglioramento dell’offerta produttiva.
I provvedimenti mettono a disposizione i primi 26 milioni di euro dell’annualità 2010 dei quasi 150 milioni di euro previsti dalla legge regionale a favore di tutta l’agricoltura della Sardegna. Le delibere attuano la duplice finalità di affrontare la grave crisi che affligge il comparto e di introdurre nel sistema regionale elementi strutturali che nel medio periodo consentano di razionalizzare il settore e renderlo più competitivo verso i mercati nazionale e internazionale.
“Oggi - ha dichiarato il presidente della Regione Ugo Cappellacci illustrando le delibere alla stampa con gli altri assessori - non ci limitiamo solamente a dare una risposta forte alle emergenze soprattutto del settore ovi-caprino, ma poniamo le basi per risolvere i problemi storici di questo comparto con interventi strutturali. Abbiamo dimostrato di passare da una stretta di mano a una firma, da una firma a una legge e da una legge ai bandi. Altra differenza rispetto al passato e rispetto alla logica degli aiuti a pioggia: il sostegno regionale sarà condizionato dalla volontà delle aziende di crescere, di innovarsi e di diventare più competitive”. Il presidente ha poi annunciato che presto avrà un nuovo incontro con il ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan per mettere a punto uno strumento analogo alla misura del Benessere degli animali da sottoporre all'approvazione dell'Unione europea.
“La prima delibera - ha proseguito l’assessore Prato - stanzia 16 milioni di euro per l'annualità 2010 in regime de minimis, un aiuto ai produttori a condizione di una loro manifestazione di interesse a partecipare a Op (Organizzazioni produttori) o a cooperative e a un sistema di pagamento del latte a qualità che partirà a gennaio 2011 in via sperimentale. Auspichiamo uno strumento condiviso e frutto di un accordo interprofessionale tra le parti. In mancanza di questo la Regione proporrà una sua griglia. Il periodo di sperimentazione consentirà alle aziende agro-pastorali di essere supportate nell’attuazione del sistema del pagamento del latte a qualità. Obiettivo primario del provvedimento è garantire ai produttori una giusta e corretta remunerazione del latte”.
La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per il 13 dicembre. Per agevolare le imprese le domande potranno essere presentate anche nei diversi Sut (Sportelli unici territoriali) dell’agenzia Laore.
L’assessore La Spisa ha poi illustrato il secondo provvedimento che riguarda le direttive sull’articolo 5 della legge 15. “I 10 milioni della delibera, sempre per l’annualità 2010, dovranno incentivare l’aggregazione fra le aziende di produzione di formaggi a marchio di qualità, in particolare il Pecorino romano. Il sostegno regionale sarà erogato a condizione che le imprese di produzione si impegnino alla realizzazione di un piano per il miglioramento dei processi manageriali e il coordinamento delle produzioni proposto da soggetti aggreganti”. Tra gli altri obiettivi: la razionalizzazione soprattutto nella fase della commercializzazione del prodotto, potenziare le competenze delle aziende, garantire una concentrazione delle attività in forma consortile e favorire la diversificazione produttiva e la destagionalizzazione. La scadenza per la presentazione delle domande è prevista per il 15 dicembre.
Infine, l’assessore della sanità Antonello Liori ha annunciato che il ministero della Salute ha dato il via libera alla richiesta della Regione di lasciare l'anello auricolare nei nostri agnelli: procedura questa che eviterà d’ora in poi la concorrenza sleale e ingannevole di animali venduti e spacciati come sardi pur provenienti dall’estero.