Grande Distribuzione
Selex, le vendite del vino crescono del 17%
“In medio stat virtus”. La virtù sta nel mezzo. Un proverbio che non vale più, almeno per il consumatore italiano. E lo si avverte soprattutto nel settore del vino, dove, accanto alla crescita esponenziale delle bottiglie più pregiate e di quelle di prezzo contenuto, vediamo - segnala una nota del gruppo Selex che perdono appeal i vini che si collocano nella fascia media.
Ai primi tre posti della classifica delle vendite per fasce di prezzo, secondo un’indagine di IRI realizzata su supermercati e ipermercati di tutta Italia, ci sono le bottiglie tra i 2,5 e i 3 euro, con una quota pari al 15% delle vendite complessive di vino. Al secondo posto, quelle tra 2 e 2,5 euro (12%) e, con una percentuale solo leggermente più bassa, quelle superiori a 6 euro (11%). Seguono poi le altre fasce di prezzo, con quote molto più frammentate.
«E’ l”’effetto clessidra” – sottolinea Flavio Bellotti, buyer settore beverage di Gruppo Selex – in cui si manifesta un forte aumento delle fasce basse e di quelle alte, con il progressivo svuotamento di quelle centrali. All’interno di questo fenomeno, il 2009 ha evidenziato una crescita molto più sostenuta delle fasce alte rispetto a quelle basse. Una conferma che, anche in tempo di crisi, il consumatore si orienta verso bottiglie di qualità, specie per determinate occasioni ».
Nei supermercati e negli ipermercati del Gruppo Selex, le vendite di vino crescono a pieno ritmo (+ 17%), più della media del mercato. In particolare, è a + 28% rispetto al 2008 la crescita delle bottiglie fino a 1,49 euro e del + 22% quella delle bottiglie superiori a 6 euro.
«Il vino– conferma Flavio Bellotti – ha un ruolo sempre più strategico sugli scaffali dei nostri punti di vendita. Nello stesso tempo rappresenta un acquisto problematico, con un’offerta ancora molto parcellizzata, che non aiuta il consumatore nella scelta di un’etichetta. Per questo, a volte, l’unica scala di valore è ancora quella del prezzo.
Noi abbiamo cercato di colmare questa lacuna, proponendo una suddivisione dello scaffale ragionata, in base ai momenti di consumo. Partendo dai bianchi e dai rosati per aperitivo, fino ai vini da abbinare ai piatti più impegnativi, per finire con quelli da dessert».
E’ inoltre in fase di studio, in Selex, una linea di etichette a marca privata, caratterizzata da un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Altro trend interessante che caratterizza lo scaffale del vino in Selex, la crescita esponenziale delle bollicine di qualità. Lo scorso Natale, sono aumentate del 25% le vendite di spumanti secchi e in particolare di quelli metodo Classico, che hanno segnato un + 30%. Per contro, si è confermato il trend negativo degli spumanti dolci.
Una leva particolarmente utilizzata nel comparto dei vini è quella delle promozioni.
«In Selex, la pressione promozionale, nel 2009, ha segnato una crescita importante – osserva Bellotti – superiore a quella del settore alimentari e drogheria».