Aziende

Semestre positivo per Campari

Ricavi cresciuti del 5% a 618,3 milioni e l'utile del 3,5% a 77,9 milioni per il Gruppo del beverage Campari nel primo semestre 2012. Il conto economico – si legge in una nota del Gruppo- evidenzia un Ebitda di 162,9 milioni (+5,7%) e un Ebit a 147,4 milioni (+6%). Il tutto con un debito che e' lievemente salito rispetto a fine 2011 a 655,7 milioni (da 636,6 milioni).

Le vendite, nell'area Americhe, pari al 33,7% del totale, hanno registrato una crescita complessiva del +9,6 per cento. Mentre i ricavi sul mercato italiano, pari al 34,4% del totale, hanno beneficiato del traino di marchi come Aperol, Campari e SKYY Vodka, che hanno compensato le performance piu' deboli di GlenGrant, Cynar, del segmento 'still wine' e Crodino.

Nel resto d'Europa le vendite, pari al 22,2% del totale, hanno segnato un calo del -2,1 per cento, risentendo soprattutto della frenata in Germania (-9,7%), dove prosegue la disputa commerciale con un importante cliente, che ha penalizzato le vendite di Aperol e Campari, e delle condizioni climatiche sfavorevoli. Nel resto dell'Europa, Svizzera e Austria hanno fatto bene con Aperol, mentre Spagna e Francia hanno risentito dalla crisi e dall'aumento delle accise. Nel resto del mondo, che include anche il canale duty free, pari al 9,7% del totale, Campari ha registrato una crescita del +22,5%, registrando peraltro una buona performance in Australia. Il marchio Aperol e' cresciuto dell'1,7%, mentre Campari ha registrato una lieve flessione (-0,9%); molto bene la vodka SKYY (+11,0%), il brand Wild Turkey (+22,1%) e le tequile (+41,4%). In frenata invece i brand brasiliani (-16,7%) e GlenGrant (-7,8%). Mentre si sono mossi poco Campari Soda (-0,5%) e la linea 'Wine', che rappresentano il 11,1% del totale