Trend & Mercati
Tiene l'industria molitoria
Resta sostanzialmente invariata nel 2009 la produzione dell'Industria molitoria rispetto al 2008, registrando un incremento dello 0,1%, un risultato migliore sia rispetto all'intero settore alimentare sia, in particolare in confronto al -17,5% registrato dal totale dell'Industria nazionale in senso stretto.
I dati emergono dalla relazione del presidente di Italmoma, Associazione nazionale di categoria aderente a Federalimentare e a Confindustria, che rappresenta in Italia la trasformazione primaria nelle filiere del frumento tenero e del frumento duro, Umberto Sacco nel corso dell'Assemblea annuale.
All'interno del settore si sono registrati andamenti opposti per i due comparti che lo costituiscono. Il comparto molitorio a frumento tenero ha segnato una riduzione dell'1,5%, mentre quello a frumento duro un incremento dell'1,8%. Sulla base degli indicatori relativi alla produzione e ai prezzi degli sfarinati e delle crusche, il fatturato dei prodotti dell'industria molitoria nel 2009 Š stimato in 2,560 miliardi di Euro, con una flessione del 29,6% rispetto al 2008 (3,637 miliardi di Euro).
La diminuzione in termini di fatturato risulta, quindi, determinata dalla riduzione dei prezzi medi alla produzione, in conseguenza della riduzione dei prezzi della materia prima, e ciò evidenzia un peggioramento dei margini. Per quanto riguarda i rapporti di filiera l'andamento negativo del mercato nazionale del frumento tenero e del frumento duro - ma anche dei prodotti della prima trasformazione farine e semole - constatato nel corso dell'attuale campagna di commercializzazione pone nuovamente all'ordine del giorno, secondo Italmopa, la necessità di uno sviluppo di un confronto sereno e pragmatico tra tutti i componenti delle filiere.
«In questo ambito, l'apertura del confronto sulla Politica Agricola Comune del dopo 2013 - precisa Umberto Sacco - costituir… per Italmopa un'occasione per ribadire in primis i punti di criticità del settore - in particolare la volatilit… delle quotazioni e la fluidità dei mercati - e, successivamente, a formulare proposte pragmatiche in grado di rispondere adeguatamente alle problematiche individuate».