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Un milione di imprese agricole sono a rischio insolvenza. In arrivo le norme per la ristrutturazione del debito
La manovra finanziaria messa in cantiere da Palazzo Chigi potrebbe salvare un milione di imprese agricole a rischio insolvenza. A sostenerlo è il ministro per le Politiche agricole Saverio Romano che ha presentato il provvedimento economico relativo alla ristrutturazione del debito e della transazione fiscale e finalizzato ad evitare il rischio chiusura con la possibilità di usufruire dei fondi comunitari e di accedere al circuito del credito.
Le misure rientrano nel diritto fallimentare intendono dare dunque una sterzata a un settore su cui, ad oggi, gravano 45 miliardi di esposizioni; 11,5 miliardi verso l'Agenzia delle Entrate e Inps e il resto verso le banche.
Nel dettaglio le misure prevedono che l'accordo di ristrutturazione del debito per le imprese agricole insolventi danno la possibilità all'imprenditore, come già avviene in altri comparti economici, di poter richiedere al Tribunale l'omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti stipulato con i creditori rappresentanti almeno il sessanta per cento dei crediti. In particolare è prevista anche la relazione da parte di un professionista in possesso dei necessari requisiti, ad esempio un commercialista, sull'attuabilità dell'accordo stesso, con particolare riferimento alla sua idoneità ad assicurare il regolare pagamento dei creditori estranei. Inoltre, dalla data di pubblicazione, e per 60 giorni, i creditori non possono iniziare a proseguire azioni cautelari o esecutive sul patrimonio del debitore.
Il tribunale, decise le eventuali opposizioni, procede all'omologazione in camera di consiglio con decreto motivato. La manovra prevede anche per le imprese agricole l'istituto della transazione fiscale in base alla quale il debitore puo' proporre il pagamento - parziale o anche dilazionato - dei tributi amministrati dalle agenzie fiscali, nonche' dei contributi amministrati dagli enti gestori di forme di previdenza e assistenza. Con riguardo all'imposta sul valore aggiunto ed alle ritenute operate, la proposta puo' prevedere esclusivamente la dilazione del pagamento. Per rendere operativi al massimo questi strumenti il ministero intende convocare a breve un tavolo con Ismea e Abi e effettuare una campagna di comunicazione che renda il piu' possibile comprensibili e fruibili le opportunità concesse alle imprese in difficoltà.