Unione Europea
Vino, accordo raggiunto tra Unione europea e Australia
E’ operativa dal primo settembre la nuova intesa fra Unione Europea e Australia che regola il commercio del vino. L’accordo, che sostituisce quello del 1994, è finalizzato a proteggere il regime di etichettatura del vino adottato nell’Ue e garantisce la totale protezione delle indicazioni geografiche dell’Unione europea, anche per i vini destinati all’esportazione in Paesi terzi.
L’Australia si impegna, con l’accordo raggiunto, a proteggere le espressioni tradizionali dell’Ue.
Dal punto di vista dell’attuazione l’intesa prevede una protezione immediata di altre indicazioni geografiche europee usate.
Per altre denominazioni è stato invece deciso un periodo di transizione. A partire dal primo settembre 2011 i produttori australiani non potranno continuare a utilizzare denominazioni tipiche dell’Ue come “Champagne”, “Porto”, “Sherry” e altre indicazioni geografiche europee ed espressioni tradizionali quali “Amontillado”, “Claret” e “Auslese”. Nel dettaglio l’accordo tutela il regime di etichettatura dei vini dell’Unione europea elencando le menzioni facoltative che possono essere utilizzate per i vini australiani (indicazioni relative a varietà di viti usate, premi e medaglie, concorsi vinti). Si regolamenta inoltre l’indicazione delle varietà di viti sulle etichette dei vini.
Infine l’accordo dispone che i produttori vinicoli australiani debbano rispettare determinate condizioni per potere continuare a utilizzare un certo numero di termini per vini di qualità come “vintage”, “cream” e “tawny”. Clausola quest’ultima finalizzata alla descrizione dei vini australiani esportati in Europa e venduti sul mercato nazionale.
L'export nel 2009 di vino dell'Unione europea in Australia è stato di 68 milioni di euro, mentre quello dell’Australia verso l’Ue è stato pari a 643 milioni di euro