Grande Distribuzione
Vino, i mercati esteri si aprono alla produzione tricolore
Interessate al prodotto Made in Italy le catene distributive di Germania e Inghilterra
La Grande Distribuzione sarà sempre più decisiva per il vino italiano di qualità che cerca di conquistare i mercati esteri, che si stanno aprendo anche come conseguenza della crisi. E sul mercato italiano e' proprio la crisi che sta spingendo i consumatori a preferire i supermercati per gli acquisti di vino a denominazione d'origine, in ripresa nel 2009 rispetto all'anno precedente.
Questo il messaggio che proviene dalla tradizionale tavola rotonda organizzata da Veronafiere su vino e grande distribuzione, tenutasi a Vinitaly e che ha visto la partecipazione di catene distributive, produttori di vino ed analisti (Federdistribuzione, Federvini, Gruppo Zonin, Coop, Conad, Iri Infoscan Italia, Iri Infoscan Germany, conduttore Luigi Rubinelli). "La Grande Distribuzione puo' giocare un ruolo importante anche all'estero - ha dichiarato Giorgio Panizza di Federdistribuzione, l'associazione che rappresenta la maggioranza della Gdo italiana, e Consigliere de Il Gigante - dove la qualita' e la varieta' del nostro vino sono vincenti: un'altra grande opportunita' per i produttori, che attraverso le reti di alcune catene internazionali della Gdo trovano accesso ai grandi mercati stranieri, anche quelli di economie emergenti".
Stravolti dalla crisi economica, i mercati esteri si aprono al vino italiano, come dimostra la ricerca che Iri Infoscan ha elaborato per Vinitaly: un caso emblematico e' quello della Spagna che nel 2009 ha aumentato del 21% la vendita nei supermercati di vini bianchi italiani, a fronte di una flessione del 31% dei vini bianchi francesi.
In Europa, oltre il mercato spagnolo mostrano segni di rinnovato interesse per il vino italiano le catene distributive di Germania e Inghilterra, e nel resto del mondo quelle Statunitensi ed asiatiche. "I Paesi che hanno dato maggiore soddisfazione ai produttori italiani sono Germania, Scandinavia, Svizzera, Giappone, Canada - ha spiegato Francesco Zonin, Vice Presidente del Gruppo Zonin - mentre in sofferenza hanno chiuso i mercati Sud Americani e dell'Est Europa. Sul fronte dei valori l'export del vino italiano del 2009 e' andato migliorando a fine anno ed ha quasi recuperato l'andamento negativo dei primi mesi che anche a causa dello svantaggioso rapporto di cambio euro/dollaro ha penalizzato un po' tutti i vini europei nel mondo".
Note positive sulle vendite di vino di qualita' arrivano anche dal mercato italiano, che registra nel 2009 una ripresa rispetto alla flessione del 2008, come rilevato dalla ricerca di Iri Infoscan. Se il totale del vino confezionato fa registrare un piccolo aumento dello 0,1% in volume, l'aumento delle vendite di vino a denominazione d'origine (doc, docg, igt) e' impetuoso: + 3,9% le bottiglie da un litro, + 3,5% quelle sotto i 5 euro, e addirittura + 8,5% quelle sopra i 5 euro