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Vino, raggiunta intesa con le Regioni sulla vendemmia verde
La Conferenza Stato-Regioni dà il via libera alla vendemmia verde parziale per la corrente campagna vitivinicola 2020/2021. Il decreto del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali contiene le procedure attuative, previste dal Decreto Rilancio, per l’erogazione del contributo da corrispondere alle imprese viticole che si impegnano alla riduzione volontaria della produzione di uve destinate a vini a denominazione di origine (Dop) ed a indicazione geografica (Igp).
La vendemmia verde parziale mira a sostenere le eccellenze della viticoltura italiana in un momento tanto incerto come quello attuale. Si tratta di una pratica agronomica che consiste nella rimozione parziale dei grappoli non ancora giunti a maturazione ovvero della mancata raccolta di una parte degli stessi, garantendone in tal modo il miglioramento della qualità e il mantenimento dell’equilibrio del mercato vitivinicolo.
L’aiuto massimo concesso per ettaro è di 400 euro, in caso di uve destinate a vini ad Indicazione Geografica Tipica (Igt); 700 euro per i vini a Denominazione di Origine Controllata (Doc) con resa inferiore o uguale a 130 ql/ha; 600 euro per i Doc con resa maggiore a 130 ql/ha; 900 euro per i Doc con resa inferiore o uguale a 100 ql/ha e, infine, di 800 euro per i Doc con resa superiore.