Unione Europea
Xylella: l'Europa chiede piani d'emergenza entro la fine del 2016
Ogni Paese membro dell'Ue dovra' predisporre, entro il 31 dicembre 2016, piani d'emergenza nazionali per contrastare eventuali focolai di Xylella fastidiosa, il batterio che sta affliggendo gli olivi e i vitigni di Francia e Italia. E' una delle nuove misure adottate dal gruppo di esperti degli Stati membri, che ha adottato quasi all'unanimita' (Austria e Polonia astenute, nessun voto contrario) le misure aggiuntive a quelle gia' introdotte a livello comunitario.
La Commissione europea e il gruppo di esperti lavorano alla classificazione della sottospecie di Xylella, ed e' stato disposto una riscrittura della lista della piante "contaminate", da sostituire con due liste differenti, una contenente le piante contagiate da Pauca (che affligge l'Italia) e l'altra contenente le piante affette da Xylella Multiplex (attiva in Corsica e nella regione francese Provenza-Costa azzurra). Le liste saranno costantemente aggiornate dall'Ue sulla base delle informazioni fornite dagli Stati membri. Se uno Stato membro non e' in grado di classificare la sottospecie presente nel territorio deve applicare le misure gia' previste per Pauca e Multiplex. Possibile la commercializzazione delle piantine di vite ("barbatelle") dei vivai locali, fino a ieri proibito, e tutte le piante commercializzate all'interno dell'Ue dovranno essere accompagnate da "passaporti floreali" che indichino la provenienza della pianta. Si chiedono poi all'Italia nuovi test sulla vite, perche' l'Autorita' europea di sicurezza alimentare (Efsa) ritiene gli esami fin qui compiuti "non sono sufficienti a dimostrare che la vita non e' una pianta ospite" della Xylella