Organizzazioni Agricole
Unaprol e Unapol, un patto contro il furto d'identità dell'olio Made in Italy
Un patto e una strategia comune per difendere e rilanciare l’alta qualità dell’olio extra vergine di oliva in Italia e sui mercati di tutto il mondo. E’ quanto stato raggiunto e siglato con un accordo a Roma tra Unaprol, il consorzio olivicolo italiano e Unapol, unione tra le associazioni di produttori di olive.
L’intesa, nata anche per difendersi dal furto d'identità dell'olio Made in Italy, è stata presentata presso la fondazione Achille Grandi per il bene comune dai rispettivi presidenti Massimo Gargano, espressione di Coldiretti, e Michele Rizzi, delle Acli, che traghetterà l’Unapol verso I.O.O.% qualità italiana, il primo consorzio di filiera tutta agricola e italiana dell’olio extra vergine di oliva di qualità.
L’accordo prevede l’ingresso di Unapol nel capitale sociale di I.O.O.%, qualità italiana di Unaprol mediante l’acquisto di una quota del 30% della società consortile pari a 120 mila Euro; l’ingresso di tre rappresentanti dell’unione che fa capo alle Acli nel consiglio di amministrazione del consorzio costituito da Unaprol. Uno dei tre rappresentanti assumerà la carica di vicepresidente. L’adesione al consorzio comporterà vantaggi per le imprese socie di Unapol che potranno, così, acquisire gli strumenti finanziari della società I.O.O.%.
L’intesa raggiunta permette tra l’altro di rafforzare il polo dell’olio extra vergine di oliva di alta qualità italiana con un 57% della rappresentatività del settore della produzione Made in Italy. Nel dettaglio il settore attualmente è rappresentato da Unaprol con un 49,5%, con un 7,3% da Unapol e con un 43,2% dalle altre. A questo va aggiunto che Unaprol porta come eredità 73 consorziate, circa 500.000 agricoltori e 470 filiere tracciate, Unapol 24 consorziate, circa 168mila agricoltori e 24 filiere tracciate.
Va ricordato inoltre, facendo un’analisi economica del settore, che nel 2009 sono stati venduti in Italia più di 212 milioni di litri di olio per un valore di 880,4 milioni di euro. La categoria decisamente più venduta è l’extravergine che concentra il 72% del fatturato con più di 152 milioni di litri venduti. Sullo stesso livello si assestano l’olio di oliva e l’olio con marchio “100 italiano” che raggiungono una quota rispettivamente del 14% e del 12%. Nei supermercati italiani nel 2009 sono stati venduti circa 250.000 quintali di olio 100% italiano, Ad oggi le filiere tracciate ed entrate a far parte del Consorzio 100% sono 122 e il mercato italiano ha già assorbito circa 88mila confezioni certificate e garantite con il marchio di I.O.O.%
“La nostra è una scelta di campo molto precisa in seno alla filiera agricola italiana”. Ha riferito il presidente Michele Rizzi ed è quindi incompatibile – ha poi aggiunto - con altre partecipazioni di Unapol ad altri consorzi o organismi di rappresentanza dai quali ha già avviato il distacco”.
Nel concreto Unapol e le sue associate potranno d’ora in poi condividere con Unaprol tutti i programmi al di fuori del Reg. 867/08. Si tratta di programmi legati alla promozione sui mercati nazionali ed esteri, contratti di filiera ed alcuni PSR, i programmi di sviluppo regionali.
“Vogliamo contrastare in maniera decisa e puntuale le campagne contro il made in Italy dell’olio extravergine di oliva e il furto di identità del nostro prodotto nazionale”. Massimo Gargano, presidente di Unaprol e I.O.O.% si dichiara contro chi, “sfruttando l’italianità dei marchi sviluppa in Italia e nel mondo campagne promozionali di olio definito extravergine a 2 Euro al chilo”.
La grande industria in mano alle banche spagnole che, attraverso il gruppo SOS, controlla i marchi Bertolli e Carapelli sta vendendo al gruppo portoghese Sovena il 40% del nostro mercato dell’olio di oliva.
“Per noi - aggiunge Gargano - l’olio extra vergine italiano di alta qualità ha un valore legato ai territori di produzione. Per altri, invece, è come un detersivo da vendere 3 x 2 sugli scaffali della grande distribuzione”.
L’adesione di Unapol al consorzio I.O.O.% di Unaprol vede inoltre la partecipazione al progetto delle associazioni dei frantoiani AIFO e FOR e rafforza come detto il polo dell’alta qualità dell’olio extra vergine di oliva in Italia con 670 mila produttori rappresentati, attraverso 97 OP territoriali associate econ 494 filiere tracciate.
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Unaprol e Unapol valuteranno la presentazione congiunta o coordinata, di nuovi progetti in concomitanza dell’apertura di bandi regionali, nazionali e comunitari e cercheranno di condividere posizioni comuni nel dibattito che si sta sviluppando sulla nuova PAC.