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“Le delizie di Maria”, la qualità strega il menù della tradizione
Ad Arpino, in provincia di Frosinone, il ristorante-pasticceria di Maria Martino propone un "repertorio" gourmet che si rifà alle ricette della nonna attualizzate ai tempi di oggi
Frosinone- E’ la prova provata che l’alta qualità non deve necessariamente essere certificata da stelle Michelin o da papaveri gastrononici, qui il rinoscimento della qualità è dato dal mercato perché chi si siede ai tavoli del ciociaro “Le delizie di Maria” (Via Scaffa, 84- Arpino), ci torna e ci ritorna anche solo dopo aver assaggiato e degustato un solo piatto nato dalla storia delle tradizioni tramandata dalle nonne e da un territorio ricco di bellezze naturali, culturali e zeppo di personaggi che hanno fatto l’immagine delle zona come Marcello Mastroianni e Cicerone. Ora dopo aver conquistato “medaglie” per il rapporto qualità-prezzo conferito da autorevoli guide, il laboratorio gastronomico, pasticceria, catering e ristorante della provincia di Frosinone guidato in cucina dalla signora Maria Martino e dal punto di vista della comunicazione dal marito Giammarco, non sembra stanco di regalare sorprese e delizie ai suoi followers di sempre e ai viandanti che lo scoprono per la prima volta.
Semplice nella sua proposta di ospitalità con un arredamento di gusto, ma allo stesso tempo familiare con frasi ai muri che scaldano il cuore, “Le delizie di Maria” non manca di strizzare l’occhio anche al popolo gourmet conquistandolo con il seminare tra un tavolo e un altro, guide gastronomiche e bottiglie d’autore. Quello che però che lascia cadere in trappola il commensale di turno è l’affabilità nel servizio e alcune “chicche” del menù che farebbero crollare anche l’ospite più severo. Ma veniamo al dettaglio. A un prezzo che non supera i 35 euro per un ristorante che non va oltre i quaranta coperti è possibile assaggiare un repertorio da urlo. Dal menù infatti si può scegliere tra gli antipasti una Zuppa di aringa da bacio o un Flan di marzolina con cicoria e pesto di nocciola, tra i primi un Tortello di baccalà in brodo di baccalà, mentre come secondo non si può scegliere un ottimo ed equilibrato Millefoglie di melanzane e trota con datterini gialli, infine come dolce sono obbligatorie le Uova Stregate, portata simbolo del locale rielaborata sulla base della ricetta delle monache di clausura benedettine e che dal punto vista visivo appaiono come uova sode farcite con gustosi ingredienti segreti. Insomma, che dire, un vero trionfo della qualità gastronomica di un territorio preparata con capacità e mestiere in un equilibrio d’insieme che fanno dei piatti del menù un vero e proprio inno all’eccellenza.
Gianluca Pacella
in data:22/03/2016