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#Beremeglio, in campo una guida ad hoc e corsi di formazione sul territorio per una cultura di qualità
Dopo una fase sperimentale a Padova il progetto di Fipe e Federvini è esteso in tutta Italia. Saranno coinvolti 360.000 operatori
Roma- Sarà esteso in tutta la penisola, dopo una fase sperimentale che ha riguardato la città di Padova, il progetto #Beremeglio di Federvini e Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe). L’iniziativa per il consumo responsabile di bevande alcoliche, accompagnata da una guida ad hoc, punta a coinvolgere 360.000 operatori, con l’obiettivo di promuovere anche una cultura del "bere mediterraneo" all'interno dei pubblici esercizi italiani attraverso una sinergia tra pubblico e privato. In particolare si tenterà, partendo dal dato Fipe che il 13% delle transazioni in un bar riguarda alcolici, di diffondere buone pratiche di servizio, conoscenze professionali e "cultura del bere" grazie a un programma di corsi di formazione sul territorio che dovrà fare dell'esercente di bar e ristoranti il promotore di una cultura di qualità, di responsabilità e di moderazione nei confronti dei propri clienti. #Beremeglio riguarderà, come detto nelle righe precedenti, la promozione di uno stile di consumo "mediterraneo", dove il vino e la bevanda alcolica in generale- si spiega in una nota- è sempre concepita in abbinamento con il cibo, in un'ottica di convivialità piuttosto che di consumo sregolato, come avviene, per esempio, in un contesto nord europeo.
Nel 2014, secondo studi della Federazione italiana pubblici esercizi, Il fatturato complessivo di un bar è stato di 18 mld. di euro, con uno scontrino medio di 3,50 euro. In un anno avvengono 5,1 miliardi di transazioni commerciali. Oggi nel mondo del bar sono occupate, tra dipendenti e indipendenti, 360mila persone. Per quanto riguarda le occasioni di consumo di bevande alcoliche, il 42,9% avviene invece durante l'aperitivo e il 25,3% dopo cena. Durante la settimana la "classica" pausa pranzo viene consumata prevalentemente in un bar/caffè per una spesa media di 11 euro, contesto in cui il consumo di alcolici è moderato con poca distinzione tra consumo di birra e vino. Consumo che sale nelle occasioni conviviali del fine settimana. In generale durante la cena aumenta significativamente rispetto al pranzo il consumo delle bevande alcoliche sia nel corso della settimana che nel week end. Il consumo di aperitivi avviene in un bar nel 90,1% dei casi. Va inoltre segnalato che i consumi di bevande alcoliche in Italia risultano in contrazione da 20 anni, e secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità il consumo pro-capite (6/10 litri all'anno) è tra i più bassi nell'Unione europea.
Infine, secondo quanto rilevato da una recente indagine Nielsen, solo nell’ultimo quinquennio 2011-2015 in Italia quasi 2 milioni di consumatori hanno ridotto o abbandonato il consumo di bevande alcoliche. Tra coloro i quali continuano a consumare le bevande alcoliche si è davanti, invece, ad una diminuzione della frequenza del bere che passa da 4 volte a 3,6 a settimana.