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Embargo russo, il Veneto tornerà a dialogare con l'ex Unione Sovietica

La giunta regionale del Veneto scende in campo in difesa dei suoi prodotti tipici e al fine di limitare i gravi danni economici che stanno derivando dall’embargo russo (un mercato quello della Russia dove le grandi Dop del formaggio avevano già fatto importanti investimenti). Lo ha annunciato in anteprima, davanti a una platea di addetti ai lavori (Consorzi di Tutela e grandi latterie) riunite per l’inaugurazione di Caseus Veneti, il X Concorso regionale formaggi apertosi a Villa Emo.

“La prossima settimana prenderemo delle misure in Giunta – ha dichiarato il governatore Luca Zaia – il Veneto si chiama fuori da questa partita vergognosa dell’embargo, torneremo a dialogare con la Russia che è una nostro mercato d’elezione non solo per Grana Padano ma anche per le grandi Dop”.

A spiegare con i numeri l’entità del danno alle esportazioni ci pensa Alessandro Mocellin, vicepresidente Agriform, principale realtà distributiva nel settore caseario veneto: “La chiusura del mercato russo, dove avevamo fatto investimenti, ha provocato una perdita secca di 2 milioni di euro. Fortunatamente siamo presenti, in particolare con Grana Padano e Asiago Dop, in 56 paesi del mondo e nel primo semestre dell’anno abbiamo una crescita dell’export straordinaria, intorno al 30%”. “Tipicità e identità produttiva, grazie alla qualità dei nostri prodotti sono la forza del lattiero caseario veneto, anche di fronte all’invasione del latte dal Nord Europa che rischia di arrivare nel dopo quote latte”, ha aggiunto Terenzio Borga, presidente A.Pro.La.V., e ha fatto appello ai diversi buyer della Gdo presenti: “Creiamo una nuova alleanza tra allevatori, grande distribuzione e consumatori che difenda i prodotti tipici e dia dignità, attraverso un giusto reddito, al nostro comparto”.

Sotto la barchessa della palladiana Villa Emo sono state assegnate le 38 medaglie d’oro ai migliori caseifici del Veneto. A guidare il medagliere è ancora la provincia di Treviso (con 20 medaglie d’oro) seguita da Vicenza (11), Verona (5), Belluno (2) e Venezia (1).

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