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Enjoy, it's from Europe, ecco lo slogan Ue per la qualità agroalimentare
Presentato dalla Commissione europea il progetto di riforma della politica di informazione e di promozione dei prodotti agricoli. Lo scopo dell’iniziativa è aiutare i professionisti del settore a lanciarsi sui mercati internazionali
Roma- Enjoy, it's from Europe" ("Assaggia, viene dall'Europa"): è questo lo slogan del nuovo progetto di riforma della politica di informazione e di promozione dei prodotti agricoli e alimentari europei presentato dalla Commissione europea. Lo scopo dell’iniziativa è aiutare i professionisti del settore a lanciarsi sui mercati internazionali e far conoscere ai consumatori tutte le attività intraprese a favore della qualità dei prodotti agroalimentari nel quadro di una vera strategia definita a livello europeo. "In un mondo in cui i consumatori sono sempre più sensibili alla sicurezza, alla qualità e alla sostenibilità dei modi di produzione alimentare - ha dichiarato Dacian Ciolos, Commissario europeo responsabile per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale - gli agricoltori e le piccole e medie imprese hanno in mano una carta formidabile da giocare. Il settore agricolo e agroalimentare europeo è rinomato per la qualità dei suoi prodotti e il rispetto di norme senza eguali nel mondo.
Con già oltre 110 miliardi di euro di esportazioni, questo settore rappresenta una risorsa considerevole per dinamizzare la crescita e l'occupazione nell'Unione europea". La proposta, che fa seguito ad un ampio dibattito avviato nel 2011 con la presentazione di un Libro verde seguito da una comunicazione sarà ora trasmessa al Parlamento europeo e al Consiglio. Gli elementi principali proposti nell'ambito di questa riforma sono: un aumento significativo degli aiuti destinati alle azioni di informazione e di promozione; l'attuazione di una strategia europea di promozione che consentirà un orientamento più mirato delle azioni di promozione.
La strategia dovrebbe condurre: all'aumento dei programmi destinati ai paesi terzi e dei programmi multipli mediante un tasso di cofinanziamento UE più elevato, che passa dal 50% al 60% per queste due categorie; sul mercato interno, a migliorare lo scarso livello di conoscenze dei consumatori sui meriti dei prodotti agricoli europei in generale e dei prodotti riconosciuti dai sistemi europei di qualità in particolare; un'apertura del campo di applicazione delle misure con: la possibilità regolamentata di menzionare l'origine e i marchi dei prodotti;un'estensione dei beneficiari alle organizzazioni dei produttori; un'estensione dei prodotti ammissibili, in particolare ai prodotti agroalimentari trasformati ammissibili ai sistemi europei di qualità come ad esempio le paste alimentari;una semplificazione delle procedure amministrative con una selezione effettuata dalla Commissione in una sola fase in luogo delle due fasi attuali (Stato membro più Commissione europea);una gestione facilitata dei programmi elaborati congiuntamente da organismi di diversi Stati membri, grazie ad uno sportello unico alla Commissione.
La proposta di riforma di Ciolos prevede che gli aiuti europei passeranno dai 61 milioni di euro nel bilancio 2013 a 200 milioni nel 2020