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Extra vergine a denominazione: cresce la vendita. Resta il neo dei prodotti in promozione
Nel 2014 gli acquisti di oli Dop/Igp sono stati pari a 2,9 milioni di litri per un valore di 31 milioni di euro con un aumento del 7%. Il 66% è stato venduto in offerta
Roma- Nel 2014, attraverso il canale della Gdo, sono stati venduti 154 milioni di litri di olio extra vergine di oliva per un valore di 634 milioni di euro. 2,9 milioni di litri di oli hanno riguardato gli acquisti di oli Dop/Igp, per un valore di 31 milioni di euro e nel confronto con il 2013 si evidenzia una progressione del 7% per gli oli a denominazione. A spingere i consumi sono state le vendite degli oli Dop e Igp nel Nord Italia dove spicca, ancora una volta, la Lombardia con quasi 778 mila litri venduti per un fatturato di circa 9 milioni di euro. Per quanto riguarda i prezzi di vendita l’olio Dop è quello che riesce a spuntare quotazioni più alte soprattutto al Nord e in particolare in Trentino. Nonostante questi traguardi l’osservatorio economico di Unaprol osserva che nel 2014 il 66% dei volumi di extra vergine, compreso i Dop e Igp, è stato venduto in promozione.
“L’olio extra vergine a denominazione di origine in Italia- ha spiegato il direttore generale di Unaprol Pietro Sandali alla cerimonia di proclamazione dei vincitori del premio Sirena d’Oro 2015- è alla ricerca di una nuova dimensione perché ancora fortemente schiacciato tra l’effetto marmellata, che confonde sullo scaffale prezzi e qualità diversi, e effetto civetta perché lo utilizza come richiamo per gli acquisti”. “Occorre- ha incalzato il direttore del Consorzio olivicolo- investire in comunicazione e informazione del consumatore per orientare i loro acquisti verso prodotti che privilegino la qualità e l’origine dei territori del made in Italy certificato”.
"La sfida del prossimo futuro sui mercati internazionali sarà quella di agganciare la ripresa economica orientando le scelte di acquisto dei consumatori verso oli certificati che possono fregiarsi del riconoscimento comunitario di origine. “In quest’ottica Expo 2015, ha concluso Sandali, può costituire un’opportunità per approfondire la conoscenza del sistema Italiano delle DOP e IGP e contribuire a far crescere la domanda di questi oli extra vergine di oliva di qualità certificata italiana sul mercato mondiale”
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