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#IoRestoaCasa: abitudini alimentari meno salutari per due terzi degli italiani
A pesare sono i peccati di gola, a cui cede ben il 25%. I più golosi e inclini a lasciarsi tentare sono le donne (76%)
Roma- Con le restrizioni del decreto #IoRestoaCasa, generato dall’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus, due terzi degli italiani affermano di aver mutato le proprie abitudini alimentari: il 35% confessa di averlo fatto in peggio, il 33% in meglio. E’ quanto emerge da un’indagine di MioDottore – piattaforma specializzata nella prenotazione online di visite mediche. A pesare su abitudini alimentari meno salubri i peccati di gola, a cui cede ben il 25% degli utenti. I più golosi e inclini a lasciarsi tentare sono le donne (76%), gli utenti del nord Italia (41%) e quanti per la prima volta si trovano a lavorare da remoto (59,5%).
Complici i tanti impegni domestici e il lavoro da conciliare, il 6% degli italiani rinuncia agli spuntini salutari Un altrettanto 6%, da quando è iniziato il lockdown, ha preso la buona abitudine di fare una buona colazione, che prima saltava Il 3% pensa di mangiare peggio perché non ama o non sa cucinare Gli aperitivi o drink in videoconferenza sono una nuova “cattiva” abitudine solo per l’1%.
Dall’analisi emerge inoltre che solo 1 italiano su 6 (15%) ha effettivamente preso peso, con conferma della bilancia. Il 32,5% mantiene lo stesso peso rispetto all’inizio del lockdown. Quando si tratta di pesarsi a casa, gli italiani si dividono in due: il 47,5% lo fa e un altrettanto 47,5% no. Il restante 5% dichiara di non possedere la bilancia. Tra quanti non si sono pesati ben il 13,5% non osa farlo per timore di un verdetto sfavorevole: le donne le più timorose (82%)