Agronews
"Panda Food", start up in difesa dei cibi a rischio di estinzione
Settembrini, ristorante cool della Capitale, introduce nelle sue proposte un menù dedicato agli alimenti che rischiano di scomparire a causa dei cambiamenti climatici. L'iniziativa è sostenuta da Earth Day Italia
Roma- E’ uno storico ristorante romano per gourmet a fare da apripista alla difesa del cibi che rischiano di scomparire a causa del cambiamento climatico. Paladino della lista di alimenti a rischio estinzione è Settembrini, local cool e di tendenza per tutti gli amanti della buona tavola di qualità. L’attività ristorativa, da sempre punto di ritrovo della “Roma Bene” e frequentato soprattutto da persone che ruotano intorno al mondo Rai vista la sua vicinanza con gli storici uffici della Radio televisione italiana collocati in Viale Mazzini nella zona Prati, ha sposato la campagna per la tutela ambientale per la salvaguardia del pianeta introducendo, a partire da oggi 28 maggio, il menù “Panda Food” nel quale si possono trovare piatti preparati con gli alimenti in pericolo: mais, fagioli, caffè, cacao, molluschi e crostacei, vino, tè, riso, miele, mele, ciliegie, birra, avocado, sciroppo d’acero e arachidi. L’iniziativa, affidata in cucina nella mani dello chef Ciro Cucciniello, ha un alleato di rango: la Ong internazionale Earth Day Network, che dal 1970 cerca di coinvolgere e sensibilizzare quanti più cittadini possibili circa l’importanza della tutela ambientale per la salvaguardia del pianeta. La start up sulla difesa dei prodotti messi sotto scacco dai cambiamenti climatici sembra dunque essere avviata e sulle tavole arriveranno da questi giorni portate come Crudo di pesce, birra e ciliegie o il Riso frutti di mare e caffè, per fare qualche esempio. La speranza che il progetto possa avere seguito in altre ristoranti è manifestata invece dal Presidente di Earth Day Italia Pierluigi Sassi.
“Scoprire- spiega il responsabile dell’Ong - che alcuni degli alimenti che consumiamo quotidianamente sono in realtà in “pericolo di vita” ha destato stupore in molti. Un clamore- aggiunge Sassi- certamente importante, perché sensibilizzare l’opinione pubblica sulle rilevanti problematiche ambientali che stiamo vivendo è il nostro obiettivo primario. Anche per questo- conclude il presidente dell’Ong- iniziative come quella di Settembrini sono da apprezzare enormemente, con l’augurio che altri possano seguirne l’esempio”.
Marco Ledda, titolare di Settembrini, ribadisce invece la sua convinzione per la strada intrapresa. “Per noi – dichiara- si tratta di un’iniziativa perfettamente in linea con la nostra filosofia che ci vede da sempre attentissimi alla scelta e alla qualità delle materie prime, con un rapporto diretto e praticamente quotidiano con chi produce eccellenze, evitando la scorciatoia dei grandi distributori. Diciamo pure- aggiunge- che centrare l’attenzione su degli alimenti che, oltre a tutte le caratteristiche appena citate, rientrano anche in una categoria “a rischio” fa in qualche modo parte del nostro dna”.
Gianluca Pacella
in data:28/05/2016