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Parmalat, entra in gioco la Procura
Aperto sulla base della presentazione di un esposto un fascicolo a carico di ignoti per chiarire l’operazione che nei giorni ha portato il gruppo transalpino Lactalis a detenere un pacchetto complessivo pari al 29%. Ipotizzato il reato di aggiotaggio
Roma - E’ proprio vero che le sorprese non finiscono mai. Ora, dopo l’anticipazione del quotidiano economico francese Les Echos su una possibile holding Ferrero-Lactalis e i l provvedimento anti-scalata italiano, entra in gioco la Procura di Milano. E’ infatti stato reso noto che è stato aperto un fascicolo a carico di ignoti per chiarire l’operazione che nei giorni ha portato il gruppo transalpino a detenere un pacchetto complessivo pari al 29 % in Parmalat evitando l'obbligo di Opa.
Il gruppo ha acquistato infatti un pacchetto azionario pari al 15,3% dai tre fondi di investimento esteri Zenit, Skagen e MacKenzie. L'inchiesta, affidata al pm Eugenio Fusco e coperta dal segreto istruttorio, cerca – secondo indiscrezioni - di fare luce sui presunti movimenti anomali del titolo Parmalat in Borsa che si sono registrati a partire da febbraio, periodo in cui è cominciata la battaglia sulle liste dei nomi per il rinnovo degli organi sociali. Tutto ciò – secondo i beni informati - farebbe ipotizzare un reato come la manipolazione del mercato e aggiotaggio.
Con molta probabilità la procura sta dunque analizzando tutti i movimenti che hanno portato Lactalis a comunicare di avere l'11,4% di Parmalat il 17 marzo, il 10 marzo di formalizzare il contratto di equity swap tra Lactalis e Societe' Generale e un altro contratto simile con Credit Agricole. Considerano inoltre il 15 marzo quando i francesi sono arrivati a detenere il 3% del pacchetto azionario e il giorno dopo quando hanno ottenuto il 5% fino ad arrivare al 13,96% lo scorso 22 marzo.
L’intera inchiesta sarebbe partita, come detto, a seguito di un esposto presentato alla procura di Milano e in particolare lo scorso febbraio nel periodo in cui il titolo dell'azienda di Collecchio avrebbe avuto una forte oscillazione sul mercato. Tra i primi interpellati sulla vicenda è stato oggi l' amministratore delegato di Parmalat, Enrico Bondi, come persona informata sui fatti.
Allo stesso tempo anche la Consob starebbe studiando tutta la vicenda. E' infatti stato segnalato da Fonti dell'authority che il caso Parmalat è sotto la lente d'ingrandimento sin dalla metà di gennaio, quando i fondi esteri sono entrati nel capitale. Le verifiche riguardano le modifiche degli assetti proprietari, la tempestività e la correttezza delle comunicazioni al mercato e l'andamento del titolo. A questo va aggiunto che presso la Consob è stato depositato un esposto della Parmalat su cui sono in corso i necessari e dovuti approfondimenti. Il Gruppo Lactalis conferma invece in una nota di aver sempre correttamente operato e attende serenamente di conoscere gli sviluppi della vicenda.
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