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L'indirizzo

"Tiberino": il fascino di un menù tentatore

A Roma la famiglia Bungaro ampia la sua attività di bar-enogastronomia con un bistrot che ricorda le atmosfere francesi. Il menù, rispettoso della tradizione romana, è curato dallo chef Luca Mattana

Roma-  Si arricchisce di una nuova tappa culinaria il girone dei golosi nella Capitale.  La nuova meta del peccato di gola si chiama “Tiberino” (Isola Tiberina, Ponte Quattro Capi 17-18) ed è il nuovo bistrot-ristorante della famiglia Bungaro, già proprietaria dal 1936 dello storico bar-gastronomia e tabaccheria sull’Isola Tiberina.  A tentare gli ospiti con prelibatezze di qualità è Luca Mattana, chef  con un pedigree importante avendo avuto collaborazioni con Roberto Petza (Ristorante s’Apposentu – Cagliari), Igles Corelli (Locanda della Tamerice di Igles Corelli, Ostellato, Fe), Anthony Genovese (Ristorante Il Pagliaccio, Roma),  Pier Giorgio Parini (Osteria Povero Diavolo, Torriana, Rn) e Cristina Bowerman (Ristorante Romeo Chef & Baker, Roma).  L'ampliamento dell'attività dai toni che ricordano i bistrot francesi e dalla forza di seduzione  notevole vista la collocazione nel pieno centro della città con la possibilità di disporre tavoli esterni sia su Ponte Quattro Capi, sia nella prestigiosa piazza S. Bartolomeo proprio davanti all’omonima basilica risalente all'anno 1000, promette di lasciare tutti a bocca aperta per la proposta enogastronomica che va dalla mattina fino al dopocena. Insomma il gourmet di turno o il viandante non dovrebbe avere delusioni dal locale realizzato con la supervisione della Laurenzi Consulting.

La carta del menù, a partire dalla mattina, garantisce la classica colazione all’italiana con cornetto e cappuccino, cestino con pane burro e marmellata e un’abbondante colazione all’inglese. La proposta della cucina varia da piatti semplici, ma sfiziosi come le alici fritte con panure di pistacchi e crema di peperoni o burger di baccalà impanato a quelli più elaborati come la vignarola estiva con fonduta di pecorino o la battuta di manzo con olive, capperi e crema di carote, mantenendo comunque un occhio di riguardo ai piatti della tradizione romana. Il momento clou del ristorante è invece l’aperitivo in quanto si può godere del ponentino che si incanala dal Ponte Fabricio con il risultato che dalle 18:30 si possono degustare ottimi miscelati, birre artigianali, aperitivi classici e nuove proposte studiate e realizzate dai barman del Tiberino, accompagnati dagli sfizi della cucina.   

Dalla cena in poi l’atmosfera del Tiberino cambia, il menu diventa completo e lo chef Luca Mattana si esibisce in diverse variazioni di stile con antipasti (vellutata di patate e porri con cozze e finocchietto), primi (gnocchi di patate con cozze, vongole, zafferano e bottarga) secondi di carne e pesce (baccalà in guazzetto agrodolce con panzanella), contorni di stagione e dolci golosi.

Per gli amanti del vino, una carta con un’ampia scelta tra 34 etichette che puntano prevalentemente sul biologico e il biodinamico. Liquori e distillati chiudono l’offerta. E per la serie dulcis in fundo la gelateria, dove poter gustare un ottimo gelato artigianale made in Tiberino.

in data:28/06/2015

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