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“Vin” e “wine”: i domini internet dividono Unione europea e Stati Uniti
L'Amministrazione Obama ha annunciato di essere pronta a trasferire il ruolo fondamentale nell'attribuzione degli indirizzi web ad una governance internazionale. Il banco di prova della svolta statunitense sarà a fine marzo a alla riunione dell'Icann
Roma- Profumo di cambiamento nel mondo del web enologico e agroalimentare. L'Amministrazione Obama ha annunciato di essere pronta a trasferire il ruolo fondamentale nell'attribuzione dei domini internet ad una governance internazionale. A renderlo noto è stato il Dipartimento del Commercio statunitense. Il Dipartimento ha reso noto di voler convocare "le parti interessate in tutto il mondo per riflettere sul modo" di eliminare il controllo dell'Amministrazione federale sull'Icann, l'ente di attribuzione dei domini che ha sede legale in California e che dunque dipende in ultima istanza dal Dipartimento del Commercio. Lo stesso Icann aveva auspicato il passaggio ad un modello di governance globale, anche perché nella sua configurazione attuale l'ente viene visto da più parti come un'istituzione "occidentale".
Ora il vero banco di prova della svolta statunitense sarà- come segnalato da Coldiretti- a fine marzo nella battaglia che divide gli Stati Uniti dall’Unione europea sui domini internet per l'attribuzione dei nuovi domini web “vin” e “wine” che i produttori di vino italiani ed Europei vorrebbero regolamentare per tutelare le produzioni ad indicazione geografica doc e docg dai falsi e dalle imitazioni.
La riunione dell'Icann nel novembre scorso a Buenos Aires è fallita – riferisce la Coldiretti - proprio per l’intransigenza degli Stati Uniti nel voler sostenere la libertà assoluta in rete per difendere la propria industria del vino mentre l’Europa chiede il rispetto della proprietà intellettuale dei vini “doc” e quindi una regolamentazione del web. Dopo la svolta statunitense si guarda con ottimismo alla prossima riunione che - conclude la Coldiretti - si terra' a fine marzo a Singapore in cui verra' presentato un parere legale sulla protezione delle indicazioni geografiche per tentare di avanzare nelle trattative e trovare un soluzione di compromesso.
“Quello dimostrato dalle autorità statunitensi – commenta invece il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina- è un importante segnale di apertura dovuto anche al crescente numero di Paesi, Organizzazioni Internazionali e stakeholders, che hanno manifestato le loro preoccupazioni sulle assegnazioni dei nuovi domini generici di primo livello e in generale sull’attuale governance di internet. La dimensione globale che ha assunto la rete internet, richiede, infatti, una gestione differente da quella che ha contraddistinto i suoi primi 25 anni di attività e si deve basare su un coordinamento fra le Amministrazioni pubbliche a livello italiano, europeo e internazionale.”
“Accanto allo sforzo messo in campo finora per migliorare il funzionamento e la fruibilità globale della rete, oggi si impone l'affiancamento, altrettanto importante, degli esperti e delle Amministrazioni pubbliche, rispetto in primo luogo ai settori legati alla salute, alla tutela dei diritti dei consumatori-navigatori della rete, alla concorrenza, all’antitrust, alle posizioni dominanti sul mercato virtuale e alla proprietà intellettuale. A proposito di questo ultimo punto - ha proseguito Martina -, sono convinto che sia necessario garantire un’attenzione specifica alla difesa delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche, che sono il fiore all'occhiello dello straordinario patrimonio agroalimentare italiano, che ogni giorno viene danneggiato da crescenti fenomeni di contraffazione internazionale sui mercati reali e virtuali”.
“Alla luce delle recenti novità presentate dagli Usa, auspico vivamente che il meccanismo di assegnazione dei nuovi domini generici di primo livello, avviato da Icann nel corso del 2013, abbia una pausa di riflessione”.
“Bisognerà fare in modo, a partire dalla prossima sessione del Governamental Advisory Committee (GAC) a Singapore dal 23 al 27 marzo, che ci sia una approfondita analisi. E saranno sicuramente necessarie le informazioni che la delegazione statunitense fornirà, soprattutto in merito alla definizione di comunità globale di attori, in quanto non è ancora chiaro cosa si intenda per comunità globale di attori. Mi impegnerò, - ha continuato il Ministro Martina – ad assicurare che a livello di Governo siano date istruzioni in tal senso alla delegazione italiana che parteciperà ai lavori.”
“Con l’obiettivo di tutelare il consumatore/navigatore e il mercato interno è mia intenzione - ha concluso il ministro - portare i temi dell'assegnazione dei nuovi domini generici di primo livello e, più in generale, della governance di internet all'attenzione del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei ministri competenti”.