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“Vin e Wine”, l'accordo tra Europa e Stati Uniti è lontano

La proposta europea all'Icann di sospendere l'attribuzione dei domini in attesa di trovare un'intesa su come salvaguardare le Indicazioni geografiche dai rischi di frode non ha prodotti risultati. I produttori di vino d'origine annunciano boicottaggi

Roma- I domini “Vin e Wine” continuano a dividere Europa e Stati Uniti. Non ha infatti avuto i risultati sperati la proposta europea all'Icann, l'ente statunitense che gestisce la governance di internet, di sospendere l'attribuzione dei domini in attesa di trovare un accordo su come salvaguardare le Indicazioni geografiche dai rischi di frode e contraffazione. Ognuno sembra dunque rimanere sulle proprie posizioni: i produttori di vino italiani ed europei vorrebbero regolamentare per tutelare le produzioni ad indicazione geografica doc e docg dai falsi e dalle imitazioni, mentre gli Usa sostengono la libertà assoluta in rete per difendere la propria industria del vino.

La situazione di stallo rischia dunque di produrre inevitabili agitazioni e proteste dagli esiti imprevedibili. La Federazione europea dei produttori di vini d'origine (Efow) ha infatti già annunciato "l'organizzazione di azioni di boicottaggio e invita l'Ue e i suoi Stati membri ad attuare tutte le misure necessarie per fare rispettare la legge su internet, tra cui il blocco dei nomi di domini illegali". Riccardo Ricci Curbastro, presidente dell'Efow, lancia anche un appello a tutti i settori interessati "per ottenere dai nostri governi - dice - una riforma della governance di Internet che garantisca lo sviluppo del commercio e preservi la diversita' cultura e alimentare". Invita anche la presidenza italiana "ad agire rapidamente".

Sull’argomento il ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina ha intanto ribadito che il “Governo è determinato ad affrontare con un’azione forte la vicenda della vendita dei domini “.vin” e “.wine” da parte dell'Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (Icaan) durante il Semestre europeo di Presidenza italiana, ma che ha portato personalmente all’attenzione di Bruxelles – ha aggiunto- la questione già al primo Consiglio dei Ministri Ue al quale ha preso parte. L'Italia in quel contesto è stato il primo Paese a sollevare la necessità di un intervento coordinato in ambito europeo”. Il ministro ha detto inoltre che proprio la questione della proprietà dei domini sarà tra i temi centrali del confronto che avrà martedì prossimo a Washington con Tom Vilsack, il Segretario di Stato Usa all’Agricoltura.

 

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