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A casa o al bar l'aperitivo resta svago irrinunciabile

Il 51% degli italiani dichiara di non averci rinunciato neppure nel periodo del lockdown, anche se in modalità “casalinga”. Boom di consumi di pizze, patate fritte e snack salati

Roma- Sebbene il lockdown dello scorso anno e la pandemia da Covid-19 abbiano stravolto le abitudini di milioni di Italiani, l’aperitivo resta un momento di svago irrinunciabile, tanto che il 51% dei nostri connazionali ha dichiarato di non averci rinunciato neppure nel periodo del lockdown (in modalità “casalinga”). Insomma, che sia home made o fuori casa - colori delle regioni permettendo - farlo è senz’altro divertente accompagnandolo però con i giusti “comfort food”: snack salati, pizze e patate fritte, anche “sottozero”. Perché per 9 italiani su 10 è proprio il cibo una delle principali forme di consolazione e conforto. E i trend di consumo confermano questa tendenza. Nei primi 4 mesi del 2020, con la socialità confinata tra le mura domestiche e una ricerca spasmodica di “normalità”, nel canale retail degli alimenti surgelati, gli snack salati hanno registrato un balzo nei consumi del +21,5%, la pizza del +12,5% e le patatine fritte del +12%; di contro, si è interrotta l’ascesa del Catering, che si auspica possa presto ripartire con l’avvicinarsi dell’estate. È questa la foto scattata da Iias – Istituto Italiano Alimenti Surgelati – che, in occasione della “Giornata internazionale della felicità”, rende noti numeri e tendenze di questi segmenti merceologici, protagonisti delle nostre tavole e immancabili per l’happy hour perfetto.

 

Secondo gli ultimi dati del Rapporto annuale di IiS (Istituto Italiano Alimenti Surgelati), prima dell’emergenza legata al Covid-19, il canale Retail nel 2019 ha registrato ottime performance per tutte le categorie merceologiche legate al mondo dell’aperitivo: dalle patate, con 72.300 tonnellate (+0,7% sul 2018) alle pizze e agli snack salati, con 78.500 tonnellate (+2,4% sul 2018). Anche il canale del Catering ha raggiunto numeri importanti nel 2019: ben 75.100 tonnellate di patate (+1,5% rispetto al 2018) e 14.600 tonnellate di pizze e snack salati (+0,7% sul 2018).

 

Con la pandemia e il decreto del Governo #iorestoacasa, la socialità è stata confinata fra le mura domestiche e la “nuova normalità” ha trasformato anche il rito dell’aperitivo: nel 2020, per 1 persona su 2 è diventato fai-da-te. Non è un caso, infatti, che i frozen food scelti per l’happy hour nel canale Retail abbiano registrato un boom di consumi: +21,5% per gli snack salati, +12,5% per la pizza e +12% per le patate (nel 1°quadrimerstre 2020).

Ma se nel retail i consumi di pizze, snack e patate fritte surgelate hanno continuato indisturbati la loro ascesa durante la pandemia, il canale Catering invece ha dovuto scontare le drammatiche conseguenze del lockdown e dei danni derivanti dalla chiusura di bar, ristoranti, tavole calde, mense scolastiche e aziendali, che hanno comportato nei primi 4 mesi del 2020, perdite per circa 150 milioni di euro. Parliamo di un segmento (quello del catering) che nel 2019, prima dell’emergenza legata al Covid-19, aveva superato una quota del 37% del totale dei consumi di alimenti surgelati, registrando ottime performance e attestandosi a 318.500 tonnellate.

 

 

in data:16/03/2021

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