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A pieno regime l’attività dell’Op Latium
Gira a pieno ritmo l’attività dell’Op Latium. Si tratta dell’organizzazione degli operatori olivicoli aderente ad Unaprol che supporta tecnicamente la rappresentanza delle aziende olivicole organizzate da Coldiretti Lazio. Risultato: certificare la filiera delle olive da tavola laziale avendo già coinvolto aziende agricole, selezionatori e trasformatori di prodotto che sviluppano fatturati interessanti sul mercato nazionale ed estero. Il ruolo di Op Latium è centrale rispetto alla commercializzazione delle olive da mensa perché si pone come punto di equilibrio e di riferimento del segmento olive da tavola nel rapporto domanda e offerta di prodotto certificato di alta qualità italiana.
E’ quanto emerge da un rapporto presentato in un incontro promosso da Coldiretti Lazio e per fare il punto sulla situazione della filiera certificata delle olive da tavola laziali, organizzata da Unaprol, che ha investito risorse del progetto Reg. CE 867/08 per finanziare l’acquisto di tecnologie adeguate e la formazione di personale tecnico adeguato.
In base agli ultimi dati disponibili, in Italia si producono circa 76.000 tonnellate l’anno di olive da tavola. Tale quantitativo rappresenta un valore di circa il 2% della produzione nazionale di olive, valore ben al di sotto della media europea degli altri Paesi produttori, che si attesta al 3,8%, e dimostra che l’Italia, pur essendo uno dei principali Paesi consumatori, attribuisce al settore olive da mensa un ruolo piuttosto marginale.
In questo scenario il Lazio rappresenta appena il 4% del mercato delle olive da tavola italiane. Secondo le analisi dell’osservatorio economico di Unaprol si stima che in Italia operino circa 300 industrie di trasformazione delle olive da mensa; di queste circa il 30% confeziona il prodotto. Nella generalità dei casi si tratta di imprese di ridotte dimensioni: circa il 60% degli impianti ha una potenzialità di lavorazione e di stoccaggio sotto i 2.000 quintali, mentre solo una percentuale intorno al 10% supera capacità maggiori a 5.000 quintali.
Vi sono, però, possibilità di rilancio dell’olivicoltura da mensa in Italia; ed a questo obiettivo punta l’Op Latium che ha curato tutta la parte di implementazione della filiera del Lazio creando la partnership tra produttori e trasformatori. Si tratta principalmente di un impegno economico a sostegno di un mercato regionale che oggi è in grado di esprimere oltre 3mila tonnellate di olive da mensa prodotte nella regione Lazio