Food Mania
Abitudine in aumento per l'aperitivo. Tra le ordinazioni spicca il cocktail
La spesa media è di 7,8 euro, ma varia molto tra Nord e Sud: si passa dagli 8,4 euro del capoluogo lombardo ai 6,3 della città pugliese. Sale la preferenza per i locali come ostricherie, scamperie, pescherie, chioschi/chiringuiti, winebar
Roma- Sono oltre 1,3 milioni i residenti a Milano, Roma e Bari che hanno consumato un aperitivo alcolico fuori casa negli ultimi 6 mesi (52% uomini e 48% donne): la percentuale dei frequentatori è pari all'89% ma sale al 91% tra i più giovani (18-24). È quanto emerge da una ricerca commissionata da Martini a TradeLab sulle nuove tendenze in fatto di aperitivo italiano. La ricerca condotta con 421 interviste online fatte a giugno 2017 a Milano, Roma e Bari, ha svelato che l'aperitivo è un'abitudine in aumento: nell'ultimo anno il 34% del campione degli intervistati tra i 18 e i 44 anni è uscito più frequentemente, la percentuale sale a 42% tra i più giovani e il motivo principale è il desiderio di stare con gli amici (45%). Socialità (24%), svago (20%) e conversazione (16%) sono le parole che meglio descrivono il momento dell'aperitivo. La spesa media per un aperitivo è di 7,8 euro, ma varia molto tra Nord e Sud: si passa dagli 8,4 euro di Milano ai 6,3 di Bari. Per 9 intervistati su 10 il costo comprende anche il buffet e per il solo drink, in genere il secondo, si spendono circa 6 euro. Secondo la ricerca TradeLab per scegliere il locale 9 consumatori di aperitivo su 10 tra i millennials si informano su Google (60%), Tripadvisor (45%) e Facebook (40%), soprattutto al Nord.
Una tendenza partita da New York, dove fioccano app nate per orientare il consumatore. A Milano vincono cocktail/lounge bar e i locali di tendenza, preferiti dal 62% degli intervistati, al Sud si continuano a frequentare i locali tradizionali (30,7%), a Bari in particolare; per circa il 28% dei frequentatori non perdono d'appeal i bar storici, le enoteche e i locali sulla spiaggia, soprattutto a Roma. Negli ultimi tre anni è aumentata però la preferenza per i locali più particolari come ostricherie, scamperie, pescherie, chioschi/chiringuiti, winebar e anche locali all'interno di ristoranti, o hotel. Tra le ordinazioni spicca il cocktail, preferito dal 64% della fascia tra i 18 e i 44 anni, seguono il prosecco (35%), la birra (32%) e il vino bianco (24%). I consumatori prediligono un drink fresco e dissetante (75%) e ben abbinabile al cibo (38%), possibilmente dolce (41%) o agrodolce (31%). I millennials fanno caso alla bravura del barman (5,7 su scala da 1 a 7) e alla freschezza degli ingredienti, il target 35-44 è più attento alla cura della presentazione. Le giornate preferite per l'aperitivo sono venerdì e il sabato al Nord, al Sud viene c'è anche la domenica (33% rispetto al 27% di Milano). Tra le nuove tendenze si afferma il cocktail a cena. 6 consumatori su 10 dichiarano che l'aperitivo sostituisce la cena, il 28% degli intervistati va a casa subito dopo, per il 21% è l'inizio della serata che prosegue in altri locali, solo il 9% dichiara che diventa il centro della serata. Le abitudini cambiano tra Nord e Sud. Il 40% dei frequentatori afferma che l'aperitivo è solo un pre-cena, percentuale che sale al 46% nel Sud Italia. Il classico apericena con buffet è frequentato dal 66% dei consumatori, seguito da quello tradizionale (50%): questi generi però non sono tra i preferiti dagli italiani che privilegiano proposte più ricercate. Al Sud il 25% degli intervistati preferisce l'aperitivo tradizionale con arachidi e patatine, al Nord trionfa l'apericena a buffet (40%) seguita dall'aperitivo con degustazione (17%) o gourmet (14%).