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Agroalimentare, IV trimestre 2023: +0,2% Pil- 5,7% valore aggiunto
Lieve miglioramento della performance economica nel IV trimestre 2023, con un leggero aumento del PIL nei confronti del trimestre precedente (+0,2%) e del terzo trimestre del 2022 (+0,6%), a cui però corrisponde una flessione del valore aggiunto (dati tendenziali), in particolare: agricoltura (-5,7%), industria (+1,1%) e servizi (-0,1%). Rispetto al trimestre precedente, in flessione di - 0,9% i consumi finali nazionali, in aumento di +2,4% gli investimenti fissi lordi e di +0,8% la spesa delle famiglie per beni durevoli. È quanto emerge dalla fotografia scattata nel quarto trimestre del 2023 da CREAgritrend, il bollettino trimestrale messo a punto dal CREA, con il suo Centro di Ricerca Politiche e Bioeconomia.
Rispetto allo stesso periodo del 2022, fra ottobre e dicembre 2023, l’indice della produzione ha registrato un incremento per l’industria alimentare (+0,7%) e una flessione per l’industria delle bevande (-6,3%).
Continuano a crescere anche nel IV trimestre 2023 le esportazioni agroalimentari che si attestano sui 16,6 miliardi di euro (+ 6% rispetto al IV trimestre 2022), verso tutti i principali mercati esteri, in particolare la Germania, principale mercato di destinazione, in aumento Stati Uniti (+13%) e Polonia (+12,3%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In flessione (-3,6%) le importazioni, che raggiungono i 16,2 miliardi, con un andamento differenziato:, in aumento da alcuni fornitori, come Francia, Germania e Spagna, e in flessione da altri, in particolare dalla Grecia (-26,2% in valore). I prodotti maggiormente esportati sono stati i vini (+2,8%), frutta fresca, legumi e ortaggi freschi. Sul fronte delle importazioni si segnalano aumenti in valore molto elevati per le carni fresche e congelate primo comparto di importazione, a fronte di cali per altri importanti comparti, come il lattiero-caseario e gli “oli e grassi”.
Sentiment analysis: i dati raccolti su X dal 4 dicembre 2023 al 31 marzo 2024 confermano il clima di fiducia nei confronti del settore, con una prevalenza dei giudizi positivi e molto positivi pari al 71,8%, (lieve flessione di -1,4% rispetto allo scorso periodo). I giudizi negativi e molto negativi (pari al 26,4%) e i neutrali (1,9%) hanno subito una lieve diminuzione rispetto al trimestre precedente.