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Alimenti "migliorati", gli italiani restano diffidenti
Cresce la diffidenza per gli alimenti “migliorati” e tecnologicamente avanzati. A rilevarlo è l'Osservatorio Nestle'-Fondazione Adi. La ricerca segnala che prodotti utili a migliorare nostra salute vengono evitati dal 63% degli italiani e sono assunti solo se consigliati dal medico.
Lo studio dimostra che il 97% degli italiani ''ha sentito parlare di integratori alimentari, ma solo uno su quattro di alimenti funzionali''. Si segnala inoltre che quasi tutti pero' ignorano la differenza tra le due categorie. Il 41% pensa che gli alimenti funzionali siano ''alimenti presenti in natura ricchi di sostanze nutritive'', il 14% che siano ''alimenti specifici per chi ha problemi di salute'' e solo il 21% da' la risposta corretta, ovvero ''alimenti prodotti industrialmente ai quali vengono aggiunte sostanze nutritive particolari'', come quei cibi arricchiti di fibre, prebiotici o vitamine.
Al contrario, il 62% pensa che gli integratori alimentari siano ''compresse, fiale, bustine contenenti principi nutritivi specifici''.