Ti informiamo che, per migliorare la tua esperienza di navigazione questo sito utilizza dei cookie. In particolare il sito utilizza cookie tecnici e cookie di terze parti che consentono a queste ultime di accedere a dati personali raccolti durante la navigazione. Per maggiori informazioni consulta l’informativa estesa ai sensi dell’art. 13 del Codice della privacy. L'utente è consapevole che, proseguendo nella navigazione del sito web, accetta l'utilizzo dei cookie.

Home » Gli imprenditori del Gusto » Ammu, il cannolo non basta. Arriva la granita siciliana

Gli imprenditori del Gusto

Ammu, il cannolo non basta. Arriva la granita siciliana

Dopo il successo ottenuto con la golosità simbolo per eccellenza dell'isola e le aperture a Milano e Roma arriva nella Capitale il dolce freddo al cucchiaio con l'avvio di un secondo punto vendita

Roma- Resistere al cannolo siciliano è difficile, ma difendersi da quello di Ammu è veramente un’impresa. Almeno per chi ama i dolci e forse anche per chi preferisce il salato. Espresso per volontà imprenditoriale il cannolo Ammu va provato non solo per la bontà e la freschezza degli ingredienti, ma anche per non fare torto a un prodotto very very  tipico a partire dal nome del locale che ha origine nel verbo “ammuccare”, oggi ormai inserito nello slang siciliano di Catania e coniugato per imboccare i bambini. La storia di Ammu però parte da Milano e precisamente da Expo 2015 per poi arrivare con un’ ultima apertura  a gennaio 2018 in viale Libia 144 a Roma nel quartiere africano con un futuro che guarda all’estero. Il tutto inizia- spiega il fondatore Stefano Massimino ad AgroalimentareNews- con l’Esposizione universale e la rete di imprese Inside Sicily che per la kermesse, oltre a far provare i prodotti dell’isola di 12 aziende scelte su 400, ha fatto degustare i cannoli ai visitatori.  Il dolce tipico, preparato con un’antiche ricetta di una famiglia palermitana tuttora segreta ha trovato un  gradimento molto alto dice  Massimino che ci ha spinto ad avviare l’avventura. Per il periodo dell’esposizione sono stati degustati 150mila cannoli e abbiamo avuto richieste anche fuori dalla rassegna con consegne all’uscita della metropolitana di Milano. Il risultato- aggiunge- ci ha fatto credere in un progetto sul cannolo siciliano e oggi abbiamo tre punti vendita nel capoluogo lombardo, a Corso Magenta, Corso Garibaldi e a Corso di Porta Romana nei quali vendiamo anche i prodotti della rete Indide Sicily. E anche io mi sono trasferito a Milano per seguire il progetto. Oggi- dice ancora il fondatore di Ammu con un passato nella progettazione delle energie rinnovabili e un dna che affonda a Catania-  abbiamo 35 dipendenti e l’onda lunga del successo ha portato alla decisione dell’apertura romana dove abbiamo intenzione di aprire almeno altri tre punti vendita, tra l’altro il prossimo è di imminente apertura e la location è nella zona dell’Appia Nuova dove porteremo una novità, la vera granita siciliana cioè quella preparata  con acqua, zucchero e un succo di frutta. Per il futuro stiamo guardano anche all’estero, soprattutto a New York.

Quanto invece al costo del cannolo siciliano Ammu che racconta la storia della terra siciliana va dai 2 euro per quello piccolo ai 3 per quello tradizionale. Per quello da Kg la spesa è di 20 euro. Previsto anche un Kit cannolo da 10 prodotti per chi lo desiderasse per un costo di 30 euro. Le cialde del cannolo, con un pizzico di cacao, sono preparate invece quotidianamente da un laboratorio artigianale di Catania e la ricotta proviene da un caseificio del palermitano. Anche i prodotti per le guarnizioni sono rigorosamente siciliani: basta assaporare le gocce di cioccolato fondente, la scorzetta d'arancia candita proveniente da un aranceto certificato siciliano e il pistacchio Bronte per immergersi completamente nell’autentica atmosfera sicula.

 

Gianluca Pacella

in data:03/04/2018

Cerca

Multimedia

  • video

    Tg Agricoltura. Edizione 4 luglio

  • foto

    Binomio, a Roma arriva la cucina all day long nata in Catalogna

  • video

    Tg Agricoltura. Edizione 27 giugno