Ti informiamo che, per migliorare la tua esperienza di navigazione questo sito utilizza dei cookie. In particolare il sito utilizza cookie tecnici e cookie di terze parti che consentono a queste ultime di accedere a dati personali raccolti durante la navigazione. Per maggiori informazioni consulta l’informativa estesa ai sensi dell’art. 13 del Codice della privacy. L'utente è consapevole che, proseguendo nella navigazione del sito web, accetta l'utilizzo dei cookie.

Home » Agronews » Angurie a un centesimo al chilo. "Rivolta" a Bologna

Agronews

Angurie a un centesimo al chilo. "Rivolta" a Bologna

Schiaffo ai lavoratori. Confagricoltura attacca catena discount

Roma- Angurie vendute a un centesimo a un chilo. Arriva da una nota catena di discount "l'ennesimo schiaffo al lavoro degli agricoltori". A protestare in questi termini e' Confagricoltura Bologna, che punta il dito contro un'offerta pubblicizzata in questi giorni sui volantini e negli spot sui media nazionali da un marchio della grande distribuzione all'ingrosso, con punti vendita anche sotto le Due torri. Ad oggi, sottolinea Confagricoltura Bologna, il prezzo di mercato "reale" delle angurie oscilla tra i 50 e i 70 centesimi al chilo all'ingrosso. "Nell'ambito della promozione in questione- afferma l'associazione di categoria- viene precisato che alla filiera agroalimentare e' riconosciuto il giusto prezzo. Ci chiediamo quale sia, in quello che sembra piu' che altro un tentativo di salvaguardare la propria immagine. Anche perche' tutto questo non cambia la sostanza: vendere le angurie a un centesimo al chilo svilisce il valore di un'intera filiera, facendo passare un messaggio distorto".

Il consumatore, sostiene Confagricoltura, "pensa che le angurie costino poco o addirittura nulla. Eppure all'origine ci sono il lavoro degli agricoltori e una filiera etica e controllata. Ma tutto questo passa in secondo piano". Questo si aggiunge tra l'altro a "un'attivita' di distruzione del valore dell'ortofrutta italiana che va avanti da anni- critica l'associazione di categoria- e' l'effetto della scelta di portare sui banchi prodotti ancora acerbi e mal conservati, in un sistema che forza l'anticipo delle raccolte per inseguire il margine a discapito della qualita', finendo per allontanare il consumatore dal settore". Per questo Confagricoltura intende "battersi contro queste storture del mercato, con l'obiettivo di valorizzare l'impegno dei produttori e salvaguardare la qualita' dei prodotti che finiscono sulle tavole dei consumatori".

in data:12/08/2020

Cerca

Multimedia

  • video

    Tg Agricoltura. Edizione 4 luglio

  • foto

    Binomio, a Roma arriva la cucina all day long nata in Catalogna

  • video

    Tg Agricoltura. Edizione 27 giugno